Una nuova ondata di violenza ha colpito Israele. Sei persone sono state uccise e almeno 12 ferite, di cui cinque in condizioni gravissime, in seguito a un attentato avvenuto questa mattina a Gerusalemme nord, nel quartiere di Ramot, che rischia di compromettere le già fragili prospettive di pace tra Hamas e il premier Benjamin Netanyahu.
Secondo le prime ricostruzioni, due uomini armati sono saliti a bordo di un autobus della linea 62 e hanno aperto il fuoco contro i passeggeri. Sulla scena si sono registrati momenti di panico e caos: vetri rotti, persone prive di sensi riversate a terra e soccorsi immediati per le numerose vittime.
Gli attentatori sono stati neutralizzati da un soldato presente sul posto, che ha risposto al fuoco. Le autorità israeliane non hanno ancora chiarito se i due aggressori siano morti nello scontro. Una fonte della sicurezza ha riferito che, in seguito all’attacco, tutti i valichi di frontiera attorno a Gerusalemme sono stati chiusi in entrambe le direzioni, mentre sono in corso verifiche congiunte tra esercito e polizia per stabilire l’identità dei terroristi.
Attentato a Gerusalemme, quattro morti e 15 feriti in un attacco su un autobus
Il servizio di soccorso nazionale israeliano, Magen David Adom, ha riferito di aver trasportato i feriti negli ospedali della città, mentre altri, con lesioni più lievi, sono stati assistiti sul posto. “Abbiamo trovato persone prive di sensi lungo il marciapiede e vicino alla fermata dell’autobus”, ha raccontato un paramedico a Channel 12, descrivendo una scena di devastazione e confusione.
L’attacco a Gerusalemme arriva in un momento di forte tensione in Medio Oriente, con il conflitto a Gaza che continua a infiammare la regione. La capitale israeliana, già colpita da altri episodi di violenza negli ultimi mesi, torna così a essere epicentro di un drammatico attentato che riaccende l’allarme sicurezza nel Paese.