A che punto sono le indagini sull’attentato subito da Sigfrido Ranucci? Era questa la domanda alla quale il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, era chiamato ieri a rispondere durante il question time alla Camera. Un quesito abbastanza semplice, lineare, al quale però il Guardasigilli è riuscito a dare una risposta che ha innescato l’ennesima polemica.
In particolare Nordio ha voluto sottolineare il suo “stupore” e la sua “sorpresa” per “le fantasiose ricostruzioni che ho appreso dai giornali”. “Evidentemente chi ha fatto queste illazioni insinuando un possibile collegamento tra l’attentato e il governo lo ha fatto senza alcun elemento costruttivo”, ha sottolineato.
Il riferimento è alla domanda posta dal senatore Roberto Scarpinato al giornalista durante la sua audizione in Commissione Antimafia del 4 novembre scorso: “Dopo una puntata di Report che riguardava la presidente del Consiglio Meloni, lei ha dichiarato di essere stato pedinato su richiesta del sottosegretario Fazzolari: ci vuole raccontare meglio questo episodio e farci capire se ci può essere una connessione con quello che gli è accaduto?”, la domanda posta dall’esponente M5s. La risposta di Ranucci fu segretata, su richiesta dello stesso giornalista.
Nordio all’attacco di Scarpinato
E così ieri Nordio è tornato sull’episodio, chiedendo polemicamente “se il senatore Scarpinato che ha fatto queste considerazioni abbia delle fonti diverse e delle fonti privilegiate di conoscenza. Perché se così fosse si concreterebbe un’evidente violazione del segreto istruttorio e anche di questo la procura della Repubblica si dovrebbe occupare”, ha sibilato.
Per poi aggiungere: “Sono delle affermazioni estremamente gravi che vanno ben al di là di quella che è la fisiologia della polemica politica. Comunque nella sua assoluta indipendenza e autonomia la magistratura sta andando avanti nelle indagini e noi auspichiamo che pervenga ad una celere conclusione di questa indagine che ovviamente si presenta complessa”.
E in chiusura, il ministro ha auspicato che “da parte dell’opposizione non vi sia nessuna strumentalizzazione politica e nessuna interferenza, proprio perché si tratta di situazioni che devono essere chiarite nell’ambito delle indagini di una magistratura che, lo ripetiamo ancora una volta, è ed deve essere indipendente dal potere politico”.
Il Guardasigilli rivendica le verifiche sui magistrati della “Famiglia del bosco”
Altro punto sul quale il ministro era chiamato ad esprimersi erano le verifiche da lui richieste sugli atti dei magistrati che si stanno occupando della cosiddetta “famiglia nel bosco”. Una (triste) vicenda, cavalcata dalla maggioranza per sferrare l’ennesimo attacco alla magistratura in vista del referendum sulla separazione delle carriere.
Nordio ha spiegato di aver chiesto “con urgenza” la trasmissione di tutti gli atti, “non ancora pervenuti”, e ha definito “il prelievo forzoso di un minore una misura estrema”, da adottare solo dopo “un difficile bilanciamento tra l’interesse futuro del minore e quello attuale al mantenimento dello status quo“. Il ministro ha aggiunto che “laddove dovessero emergere profili di rilievo disciplinare, eserciterei i poteri che mi sono stati conferiti dalla legge”.
Ma Nordio è andato oltre, richiamando anche il contesto della scelta di vita dei genitori, lanciandosi in uno dei suoi ormai usuali excursus storico-sociali: “Dopo anni di bombardamento mediatico contro la civiltà dei consumi e l’eccessivo uso delle fonti di produzione elettriche o nucleari, quando una famiglia decide di vivere pacificamente secondo i criteri di Rousseau, a contatto con la natura, si arriva poi a provvedimenti così estremi”.
Referendum sulla separazione delle carriere, si voterà a metà marzo
Infine il Guardasigilli ha parlato della possibile data del referendum, che dovrebbe cadere nella prima metà marzo: “La legge è abbastanza chiara su questo, ci sono degli step, la Cassazione si è già pronunciata, adesso ci sono dei termini perentori e dilatori, non prima e non dopo un certo limite, di conseguenza secondo i nostri calcoli dovrebbe essere nella prima metà di marzo”.