Autogol di Lotito sulla ludopatia

Una proposta di Lotito punta a cancellare il divieto di sponsorizzazione indiretta del gioco d’azzardo sancito dal decreto Dignità.

Autogol di Lotito sulla ludopatia

Claudio Lotito torna alla carica per curare il suo orticello. E poco importa che in ballo ci siano milioni di persone che combattono ogni giorno con la ludopatia. Del resto il patron della Lazio ha avuto modo di dichiarare che “bisogna smetterla di fare i farisei che sono sepolcri imbiancati. Bisogna fare le cose che servono all’economia del Paese e alle persone”.

Sono diversi i correttivi alla normativa in materia di sport presentati dal senatore di Forza Italia. Dopo gli emendamenti suggeriti a fine anno al decreto Aiuti quater, ha ora presentato diverse proposte sul tema al decreto Milleproroghe, nelle commissioni Bilancio e Affari costituzionali di Palazzo Madama.

Una proposta di Lotito punta a cancellare il divieto di sponsorizzazione indiretta del gioco d’azzardo sancito nel 2018 con il decreto Dignità

Una di queste – come denunciato dal M5S e da Verdi-Sinistra italiana – mira a cancellare il divieto di sponsorizzazione indiretta del gioco d’azzardo sancito nel 2018 con il decreto Dignità. “Non è solo l’ennesimo assist a sé stesso del senatore di Forza Italia (e presidente della Lazio, ndr), dopo la rateizzazione dei debiti e la proroga dei diritti tv. È soprattutto uno schiaffo a 1,3 milioni di italiani che combattono ogni giorno con la ludopatia”, dichiarano dal M5S.

“È gravissimo e imbarazzante – continuano i pentastellati – che le squadre amate fin da bambini abbiano sulle loro maglie la pubblicità di cose che sono vietate ai minori perché pericolose”. Del resto, concludono, lo stesso ministro dello Sport Andrea Abodi aveva dichiarato di voler cancellare il divieto di sponsorizzazione. “Forse questa maggioranza e questo governo preferiscono fare un favore ai multimilionari proprietari delle squadre di calcio come Lotito e ai concessionari del gioco d’azzardo, che tutelare la salute degli italiani”.

Elisabetta Piccolotti dell’Alleanza Verdi-Sinistra ha definito la proposta emendativa “una follia” perché ci sono 3 milioni di giocatori problematici o a rischio, persone che possono diventare ‘patologiche’. “Miliardi di euro di fatturato nelle scommesse equivalgono a migliaia di famiglie economicamente devastate, e spese ulteriori per i contribuenti che dovranno finanziare con le proprie tasse i servizi di cura dalla dipendenza dal gioco d’azzardo”.

Sulle dichiarazioni di Abodi, in relazione al “diritto alle scommesse”, l’esponente rossoverde aveva depositato un’interrogazione parlamentare, a cui non c’è ancora risposta. “Intanto però – argomenta – ci chiediamo cosa pensi il presidente del Senato La Russa di un senatore che firma emendamenti che farebbero accrescere il fatturato di una società di cui è Presidente: non c’è un palese e gigantesco conflitto di interessi?”.

Secondo l’agenzia specializzata nel mondo dei giochi e delle scommesse, Agipronews, la proposta di Lotito non figurerebbe nell’ultimo fascicolo degli emendamenti ‘segnalati’. Rimane il tentativo di Lotito di portare acqua al suo mulino. Tra gli altri emendamenti firmati dal patron della Lazio compariva quello che punta ad aumentare da 3 a 5 anni la durata del contratto dei diritti tv per le partite di pallone 2021-2024. E un altro che riguarda invece l’applicazione del regime speciale per sportivi impatriati (compresi ovviamente i calciatori) da applicare agli ingaggi milionari delle società per i grandi atleti stranieri.

Finora la normativa prevede che si possa applicare il regime speciale per i contratti sportivi di atleti stranieri che abbiano almeno 20 anni e un reddito complessivo di 1 milione o 500mila euro (in ragione della disciplina sportiva). L’emendamento propone invece che queste soglie siano riferite al reddito lordo da lavoro sportivo, e non a quello complessivo.