Autonomia, la Lega vuole spaccare il Paese in due

Parla la deputata Movimento 5 stelle, Daniela Torto: "Ma quale autonomia. La Lega vuole solo Regioni di serie A e B".

In campagna elettorale Salvini diceva che l’autonomia differenziata era un punto comune a tutta la coalizione e che sarebbe stata al centro del primo Consiglio dei ministri. Eppure non è andata così. Anzi ora FdI sembra frenare. Daniela Torto, deputata M5S, crede che questo Centrodestra portarà a casa questa riforma?
“Quello dell’autonomia regionale è da sempre un tema cavalcato dalla destra, soprattutto dalla Lega. Questo governo continua ad andare avanti con gli slogan da campagna elettorale ma, nei fatti, dimostra di non avere alcuna idea su come affrontare i reali problemi del Paese. Anche questa riforma si scontrerà con la dura realtà. In questo governo si mettono in campo misure identitarie che strizzano l’occhio soltanto ai propri elettorati, dimenticando di essere stati eletti per rispondere a tutti gli italiani”.

Intanto Calderoli tira dritto con un progetto di riforma che sta facendo discutere. Dall’ultima bozza, come chiesto dai governatori leghisti, sarebbe sparito l’obbligo in capo al Governo di stabilire i “livelli essenziali di prestazione”. Cosa significa?
“Non è accettabile, a maggior ragione in un periodo di crisi, spaccare il Paese a metà, rafforzando le disuguaglianze. Milioni di cittadini, soprattutto nel Sud, vivono difficoltà enormi in termini di servizi, infrastrutture, istruzione e assistenza e i Livelli Essenziali delle Prestazioni, servono proprio per assicurare la coesione sociale e dare a tutti i territori i servizi di cui hanno bisogno. Se la Lega è intenzionata a creare cittadini di serie A e di serie B, il Movimento darà battaglia in Parlamento”.

Scuola, energia, ambiente, infrastrutture. Con l’autonomia differenziata le regioni chiedono di tutto e di più. Si deve concedere tutto?
“È assolutamente necessario che alcuni ambiti restino nelle mani del Governo centrale, basti pensare alla sanità. Come M5S nel nostro programma proponiamo la revisione del Titolo V della parte seconda della Costituzione, con riguardo al riparto delle competenze tra Stato e Regioni, per riassegnare la salute alla competenza esclusiva dello Stato. Quello che è accaduto con il Covid, pensiamo al disastro della Lombardia guidata dal leghista Fontana, non deve più accadere”.

Intanto sui migranti l’Italia è sempre più isolata in Europa. Lo scontro con la Francia rischia di presentarci il conto?
“Anche su questo tema paghiamo l’assoluta inconsistenza delle promesse di questo governo che, una volta di fronte alla realtà, si dimostra incapace di agire. Abbiamo scoperto che il blocco navale urlato per anni dalla Presidente Meloni, era solo uno slogan per ingannare i cittadini visto che, come è ovvio, tutti i migranti arrivati nei nostri porti sono stati fatti sbarcare. La realtà è molto più complessa e per affrontarla occorrono idee, diplomazia, coraggio come fatto dal nostro Presidente Conte, l’unico capace di confrontarsi democraticamente con gli altri Paesi europei”.

Con l’opposizione così divisa il Centrodestra avrà gioco facile a smantellarle Reddito di Cittadinanza e Superbonus?
“Questo Governo continua nel solco del precedente, cercando di smantellare tutte le riforme M5S. La cosa più grave è che lo fa, mentendo spudoratamente. Sul Superbonus la Meloni è riuscita a dire che questa misura crea un buco nelle casse dello Stato di oltre 30 miliardi, ma il Censis ci dice che 55 miliardi di investimenti ammessi a detrazione ne generano 115 di valore nel sistema economico. Per non parlare dei 900mila posti lavoro in più e l’indipendenza energetica garantita. Possibile che la premier non conosca questi dati? Voler fare soldi togliendoli ai percettori del Reddito poi, è quanto di più ignobile si possa fare. Perché non vanno a toccare gli extraprofitti? Come sempre, forti con i deboli e deboli con i forti. Saremo intransigenti!”.

 

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