Sospesi per cinque giorni. Questa è la “condanna” inflitta dalla presidenza del Senato ai senatori verdiniani Lucio Barani e Vincenzo D’Anna per aver mimato con un gesto il sesso orale e aver indicato i propri genitali rivolti ai banchi dei grillini. Fuori per un giorno invece il collega M5S Alberto Airola, accusato di aver insultato alcuni esponenti del governo e della segreteria d’Aula. I parlamentari rischiavano fino a 10 giorni di squalifica. “Gli episodi accaduti”, ha detto il presidente Pietro Grasso, “sono stati di tale gravità che hanno offeso persone e senatori e hanno minato la credibilità delle istituzioni. Da questo momento nessuna deroga al principio di correttezza verrà tollerato in Aula”. Il consiglio ha deciso anche una censura nei confronti del capogruppo M5S Gianluca Castaldi per essersi avvicinato con forza verso i banchi del governo e per il gruppo della Lega Nord per aver sventolato in aula dei soldi per denunciare la “compravendita dei senatori verdiniani” che ci sarebbe stata, secondo loro, per il ddl Boschi.
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