Rispunta l’influenza aviaria. Individuato un focolaio in un allevamento di Ostia. D’Amato: “La situazione al momento è sotto controllo”

Per contenere un focolaio di influenza aviaria la Regione Lazio ha disposto alcune misure di protezione e sorveglianza nell'area di Ostia.

Rispunta l’influenza aviaria. Individuato un focolaio in un allevamento di Ostia. D’Amato: “La situazione al momento è sotto controllo”

Per un focolaio di influenza aviaria accertato dalla Asl Roma3 in un allevamento avicolo di Ostia la Regione Lazio ha disposto con un’ordinanza (qui il testo) una “zona di protezione con raggio di 3 Km dall’allevamento sede di focolaio di influenza e una zona di sorveglianza con un raggio di 10 Km”.

“A seguito dei regolari controlli – ha fatto sapere la Regione – relativamente all’insorgenza di una mortalità anomala nell’ambito di un allevamento avicolo non commerciale è stato rilevato un caso di virus di influenza aviaria in campioni di volatili. Il rapporto del centro di referenza nazionale dell’Istituto Zooprofilattico conferma l’insorgenza di un focolaio di influenza aviaria di sottotipo H5 HPAI nell’allevamento avicolo rurale non commerciale sito nel Comune di Roma, Asl Roma 3, località Ostia Antica”.

“Sono in corso – ha spiegato l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato -, dal momento della firma dell’ordinanza, le notifiche a tutte le aziende agricole (anche non commerciali) che rientrano nei limiti delle zone interdette, sono tutte di piccole dimensioni e non sono presenti grandi allevamenti di carattere intensivo. Tutti devono attenersi alle indicazioni contenute nell’ordinanza e chiediamo la massima collaborazione con i Servizi veterinari e di igiene degli alimenti della Asl Roma 3 e con i tecnici dell’Istituto Zooprofilattico”.

“La situazione al momento è sotto controllo – ha aggiunto D’Amato -, ma è necessario applicare i contenuti dell’ordinanza ed eseguire una sorveglianza serrata. Gli strumenti di allerta hanno funzionato, oggi in Italia ci sono circa una ventina di segnalazioni soprattutto nell’area del Nordest del Paese e questa è la prima nell’area di Roma. Quattro anni fa ci fu l’ultimo focolaio nella zona di Tivoli, sempre con sottotipo ad alta patogenicità, opportunamente circoscritto. I nostri servizi veterinari sono di ottimo livello e rinnovo l’invito alla massima collaborazione da parte di tutti i soggetti interessati”.