Avvocati problem solving nel sistema Parnasi. L’imprenditore non li sceglieva a caso. Il ruolo di San Mauro e Amorosino sui vincoli al progetto sullo stadio a Tor di Valle. Essere inseriti nel circuito è quello che più conta

La rete di Luca Parnasi toccava tutti: politici, altri imprenditori, dirigenti pubblici. E legali

La rete di Luca Parnasi, l’imprenditore al centro dell’inchiesta sullo stadio della Roma, toccava tutti: politici, altri imprenditori, dirigenti pubblici. E legali. A leggere l’informativa dei carabinieri, infatti, un ruolo fondamentale per ottenere il superamento della proposta di vincolo architettonico sull’Ippodromo di Tor di Valle, sarebbe stato svolto proprio da alcuni avvocati ben inseriti nei circoli capitolini che contano. Su tutti, parliamo di Cesare San Mauro e Sandro Amorosino.

Il quadro – Per capire di cosa stiamo parlando, riavvolgiamo il nastro. Il 15 giugno 2017 il ministero dei Beni Culturali “si esprime per l’archiviazione della proposta di vincolo architettonico all’Ippodromo”. In questa circostanza, secondo gli inquirenti, è fondamentale il ruolo svolto dal soprintendente Francesco Prosperetti (indagato) che toglie i vincoli e perciò autorizza la demolizione dell’Ippodromo favorendo il progetto di Parnasi. I problemi, però, riemergono quando l’associazione Italia Nostra presenta un ricorso amministrativo “avverso l’archiviazione”. Il soprintendente, a questo punto, è messo fuori gioco dato che a pronunciarsi dovrà essere direttamente la Direzione Generale del Ministero.  Ed è qui che spuntano gli avvocati San Mauro e Amorosino che, “dopo aver ricevuto l’incarico hanno iniziato a seguire la pratica avvalendosi delle entrature che gli stessi hanno presso il ministero”. In particolare, le indagini hanno documentato che “Amorosino si è confrontato sul piano tecnico e giuridico con Carpentieri Paolo”. Parliamo, cioè, del Capo dell’Ufficio legislativo del Mibact, con cui il legale di Parnasi ragiona sul ricorso “concordandone in parte il contenuto di inammissibilità, favorevole per il gruppo Parnasi”. La conclusione? Si legge nell’informativa: “A seguito della mediazione di Amorosino Sandro, suffragato da San Mauro Cesare, il Carpentieri è intervenuto emettendo un parere giuridico favorevole al gruppo Parnasi”. Stesso meccanismo, secondo gli inquirenti, sarebbe stato messo in campo anche per la partita relativa al diritto d’autore chiesto dalla figlia del progettista sull’Ippodromo. Altro “vincolo” che avrebbe quantomeno rallentato i lavori. La soluzione? La stessa: utilizzando il medesimo schema, “attraverso la mediazione di Amorosino Sandro, concordata con San Mauro Cesare, il Carpentieri ha emesso un parere negativo sul riconoscimento del diritto d’autore”.

Identikit – Ma chi sono i due legali cui Parnasi si era rivolto? Pezzi importanti della Capitale, ben inseriti nei circoli che contano. San Mauro, per dire, è legato alla politica nazionale: come si legge direttamente dalla sua biografia, è stato segretario generale del Comitato per i referendum elettorali di Mario Segni, poi consigliere comunale di Roma con la Dc (1989 – 1993) e di Alleanza per Roma (1993 – 1997), “contribuendo – scrive sul suo sito – in modo determinante alla vittoria di Francesco Rutelli contro Gianfranco Fini nel ballottaggio del 1993”. Dal 1997 al 2001, poi, è stato il primo Presidente dell’Autorità per i Servizi Pubblici Locali del Comune di Roma. Dulcis in fundo, si è candidato (ma non è stato eletto) alla Camera con il Pd, nel collegio di Roma Collatino. Ha poi fondato una Fondazione, la “RomaEuropea”, in cui si alternano incontri di alto spessore con consiglieri di Stato, ambasciatori ed altre personalità di spicco. Per dire: nel corso del 2017 sono stati organizzati eventi con Giampiero Massolo,  l’ambasciatore inglese Jill Morris, l’avvocato generale dello Stato Massimo Ducci Teri, Marcello De Vito (che pure è abbondantemente citato nell’inchiesta, pur non essendo indagato). E dove ha sede la Fondazione? Nel suo studio legale, manco a dirlo. Dove ha sede anche un’altra società, fondata sempre da San Mauro: la Legal and Public Affairs. Di fatto una società lobbistica considerando che tra i servizi, si legge sul sito, “rappresentiamo e promuoviamo con trasparenza e professionalità gli interessi dei nostri clienti nei confronti delle Istituzioni”. E nello staff altri nomi di punta del mondo legale. A cominciare dallo stesso Amorosino. E senza dimenticare, tra gli altri, Mauro Balata che, a proposito di stadi, conosce bene il mondo sportivo essendo presidente della Lega di Serie B; e Paolo Amedeo Salé il quale, tra le altre cose, “ha ricoperto il ruolo di Presidente e Amministratore Delegato per conto di Roma Capitale” in Roma Metropolitane Srl.