Banca Etruria, la Guardia di Finanza irrompe nella sede centrale di Arezzo. Controlli legati al suicidio di un pensionato che aveva perso tutti i risparmi

Perquisizioni nella sede centrale di Arezzo di Banca Etruria. Le Fiamme Gialle stanno acquisendo documenti. L’ordine di perquisizione, da quanto si apprende, sarebbe partito dalla Procura di Civitavecchia (Roma) in relazione a un procedimento per truffa e istigazione al suicidio del pensionato Luigi D’Angelo, che si è tolto la vita il 28 novembre dello scorso anno dopo aver saputo di aver perso i suoi risparmi. Il pensionato avrebbe perso oltre 100 mila euro per l’azzeramento delle obbligazioni subordinate della banca. Per queste ragioni i finanzieri sarebbero piombati ad Arezzo per acquisire documenti relativi all’emissione di obbligazioni subordinate sottoscritte dalla clientela retail (i clienti “al dettaglio” della banca). Le indagini della Procura di Civitavecchia indagano per capire se qualche dipendete della Banca abbia ingannato il pensionato inducendolo a comprare obbligazioni subordinate per 90 mila euro e azioni per circa 20 mila euro, strumenti finanziari entrambi con alto livello di rischio.