L’Europa vuole prendersi i 185 miliardi della Russia depositati a Bruxelles. È un furto pazzesco. Viola tutte le leggi internazionali.
Leone Osvaldini
via email
Gentile lettore, è la mossa della disperazione e dimostra che l’Europa è alla canna del gas. Non ha più capitali per sostenere la guerra per procura in Ucraina ed è costretta ad appropriarsi dei soldi russi. Finiti quelli, cosa manderà a Zelensky? Le zappe? Le lavatrici per estrarre i chip? Dicevano che l’Ue avrebbe vinto la guerra salassando la Russia con le sanzioni e invece la Russia ha salassato l’Europa. I conti son presto fatti. Secondo la Banca Mondiale, la ricostruzione dell’Ucraina oggi costerebbe 600 miliardi nei prossimi 10 anni, tutti a carico dell’Europa. Al totale vanno aggiunte le ruberie interne al sistema-Ucraina, che secondo varie fonti, tra cui la Cia, si aggirano sul 30% degli aiuti che va nelle tasche dei ladri di stato. Il che porta il fabbisogno a 800 miliardi (600 per i lavori, 200 per i ladri), ossia 80 miliardi l’anno. Vanno poi pagate le spese correnti dello Stato (almeno 75 miliardi l’anno, secondo Zelensky), che l’Ucraina non potrà coprire e quindi di nuovo dovrà supplire l’Ue. Ora, 80 più 75 fa 155 miliardi l’anno, ossia 1.550 in 10 anni (forniture di armi a parte). È un esborso che l’Europa chiaramente non è in grado di sostenere. Per paradosso, se la guerra finisse domani, la pace costerebbe all’Ue più che proseguire la guerra. Rubare 185 miliardi ai russi è un’idea pericolosa e solo un pannicello caldo per l’Ue, ma un vero affronto per Mosca. Dalla reazione russa capiremo quanto ci costeranno le folli scelte europee.
Inviate le vostre lettere a: La Notizia – 00195 Roma, via Costantino Morin 34 redazione@lanotiziagiornale.it