Basta fondi a Kiev, Orbán si smarca da Bruxelles

Nuovo affondo di Viktor Orbán contro von der Leyen. Basta finanziare l'Ucraina per una guerra che non può essere vinta

Basta fondi a Kiev, Orbán si smarca da Bruxelles

Viktor Orbán si smarca da Bruxelles. Ursula von der Leyen ha inviato, qualche giorno fa, ai 27 la lettera in cui ha illustrato le tre strade da seguire per i finanziamenti a Kiev per il prossimo biennio. La presidente della Commissione ha cominciato da un assunto: all’Ucraina servono 70 miliardi nel 2026, 64 nel 2027. Sul come far arrivare i finanziamenti si deciderà da qui al summit Ue di dicembre. Ma intanto l’Ungheria si smarca.

Orbán si smarca da Bruxelles: nuovo affondo contro von der Leyen

Il primo ministro ungherese ha criticato le tre opzioni illustrate dalla numero uno di Palazzo Berlaymont per Kiev. “La presidente – ha attaccato su X – ha un problema: non ha questi soldi. Ha tre proposte sul tavolo: 1. che gli Stati membri contribuiscano. Volentieri e con entusiasmo, attingendo ai propri bilanci. Come se non avessero niente di meglio da fare. 2. Un noto ‘trucco magico’ brussellese: il debito congiunto. Oggi non ci sono soldi per la guerra, quindi saranno i nostri nipoti a pagare il conto. Assurdo. 3. Una proposta per sequestrare i beni russi congelati. Una soluzione comoda, ma le cui conseguenze sono impossibili da prevedere. Lunghi battibecchi legali, un’ondata di cause e il crollo dell’euro. Questo ci aspetta se scegliamo questa strada”. “Quindi – ha concluso – scegliamo il buon senso. Smettiamo di finanziare una guerra che non può essere vinta, insieme alla corrotta mafia di guerra ucraina, e concentriamo le nostre forze sulla costruzione della pace. È ora di uscire da questo vicolo cieco di Bruxelles”.