La Sveglia

Bentornato tetto di cristallo. La prossima tornata di amministrative è una delle peggiori per candidate sindache

Nei capoluoghi di provincia dove si voterà, quasi il 90 per cento dei candidati sindaco è uomo.

Bentornato tetto di cristallo. La prossima tornata di amministrative è una delle peggiori per candidate sindache

Potete riporre nel cassetto il giubilo per una presidente del Consiglio donna che avrebbe scardinato (e dovuto scardinare) la prepotente presenza maschile all’interno della politica italiana. Se è vero che il Partito Democratico e Fratelli d’Italia hanno oggi due leader femminili (e solo una femminista) nei meandri più in basso della politica italiana la situazione rimane immobile.

Nei capoluoghi di provincia dove si voterà, quasi il 90 per cento dei candidati sindaco è uomo

Pagella Politica ha raccolto i dati delle imminenti elezioni amministrative nei capoluoghi di provincia e segnala che quasi il 90 per cento dei candidati sindaco è uomo. I candidati sindaco sono 77 (l’86 per cento sul totale), mentre le donne sono 13 (il 14 per cento). Queste ultime sono in calo rispetto alle elezioni comunali del 2022, quando le candidate sindaca erano il 21 per cento.

In questa tornata elettorale il capoluogo di provincia con più candidate sindaca è Siena: Nicoletta Fabio è la candidata della coalizione di centrodestra, Anna Ferretti di quella di centrosinistra, mentre Elena Boldrini è la candidata del Movimento 5 stelle. Le altre candidate sindaca donna si trovano a Ancona, Brescia, Latina, Massa, Imperia, Pisa, Siracusa, Teramo, Terni, Trapani e Vicenza. A Brindisi, Catania, Imperia, Ragusa, Sondrio e Treviso i candidati sindaco sono invece tutti uomini.

Non si tratta una tornata sfortunata. Secondo i dati del Ministero dell’Interno, circa l’85 per cento dei comuni italiani ha un sindaco, mentre solo il 15 per cento una sindaca. Questa legislatura, vale la pena ricordarlo, segna per la prima volta in 20 anni un calo di donne in Parlamento. Bentornato tetto di cristallo, eravamo in ansia per te. Immaginiamo già le risposte: avete una presidente del Consiglio e una leader donna, fatevi bastare quelle. In fondo la questione femminile è importante che rimanga un gingillo, mica una pandemia.