Come Berlusconi può arrivare al Quirinale con i voti di Pd e Forza Italia

Berlusconi per ora è l'unico a crederci. Anzi, a sperarci ed è per questo che sta cercando di allontanare il più possibile la sentenza Ruby-ter grazie al suo ricovero al San Raffaele. Ma l’ipotesi è comunque da scartare

Come Berlusconi può arrivare al Quirinale con i voti di Pd e Forza Italia

La parola d’ordine è maggioranza Ursula. Ovvero quella formata dal Partito Democratico, dal MoVimento 5 Stelle e da Forza Italia che ha eletto Von der Leyen presidente della Commissione Europea. Insieme hanno i voti per tenere in piedi il governo Draghi anche senza Salvini. Ma sull’idea si staglia pericolosamente l’ombra di Berlusconi al Quirinale.

Come Berlusconi può arrivare al Quirinale con i voti di Pd e Forza Italia

Il Fatto Quotidiano oggi spiega che Berlusconi per ora è l’unico a credere all’ipotesi. Anzi, a sperarci ed è per questo che sta cercando di allontanare il più possibile la sentenza Ruby-ter grazie al suo ricovero al San Raffaele. Ma l’ipotesi è comunque da scartare non solo perché, quando se ne accenna, non si trova nemmeno un dem che la confermi (“Berlusconi al Colle con i nostri voti non ci andrà mai”, dicono), ma di mezzo ci sono pure i 5 Stelle. Che, pur tra le mille difficoltà di queste ore, mai e poi mai potrebbero appoggiare Berlusconi al Colle. Eppure Enrico Letta non sarebbe insensibile all’ipotesi in chiave anti-Salvini.

Il segretario ha messo Salvini nel mirino perché, si sa, avere un “nemico” su cui sparare fa bene ai sondaggi. Così l’ex premier continua a buttargli petardi tra i piedi: lo ius soli, il ddl Zan, la foto con la felpa Open Arms, la legge sul fine vita in arrivo. Salvini, fiutando la trappola, s’imbullona ancor di più all’esecutivo e dopo ogni polemica si affretta sempre a ribadire la sua “massima fiducia in Draghi”. “Non farò questo favore alla sinistra, resto nel governo per contare”, ha ripetuto pure ieri.

Ma, anche con la Lega al governo, è sul Quirinale che la maggioranza Ursula potrebbe tornare a manifestarsi. Su chi, però, è un’in – cognita. Di sicuro, fa sapere un forzista, “non potremo mai votare uno dei nemici storici di Berlusconi, come Prodi”. Su tutti gli altri nomi (Franceschini compreso), si può trattare. Con o senza Salvini