Bertolaso in confusione pensa al ritiro. Ed elogia Marchini per la corsa al Campidoglio

di Stefano Iannaccone

Ancora in campo o ritirarsi? La scelta di Guido Bertolaso è molto complicata. E comunque vada è alto il rischio di figuraccia, uscendo ridimensionato dalle elezioni a Roma. Anche per questo motivo nelle ultime ore ha dato una sbirciata alla possibile uscita d’emergenza, facendo riferimento alla ipotetica “convergenza” con Alfio Marchini. E ha dedicato tanto di sperticato elogio all’imprenditore, che corre per il Campidoglio con la sua lista civica: “È stato in consiglio comunale negli ultimi tre anni, dimostrando di essere molto attento alla città. E poi, a prescindere dalle chiacchiere sulle idee della sua famiglia, è sempre stato al di fuori delle logiche della politica e dei partiti. Lo stimo moltissimo”. Un avvio di retromarcia che non è passato inosservato, attirando subito malignità e ironie. Le affermazioni pro-Marchini hanno irritato lo stato maggiore forzista. E infatti l’ex capo della Protezione civile ha smentito l’ipotesi di un ritiro: “Io non ho detto che voglio convergere su Marchini e non ho alcuna intenzione di rifugiarmi in un angolo ricoprendo ruoli da city manager perché il vero city manager è il sindaco. Ed è quello che voglio fare”.

OPZIONE SILVIO
L’ultima parola spetta ovviamente a Silvio Berlusconi. L’uscita di scena di Bertolaso sarebbe la fine di Forza Italia. Un perfetto suicidio politico. A correggere il tiro ci ha pensato anche il senatore azzurro Maurizio Gasparri: “Bisogna unire le forze su Bertolaso, una soluzione basata sull’esperienza precedente di emergenze affrontate e risolte. Rinnovo quindi anche io l’appello che Bertolaso ha rivolto ad altri affinché facciano un passo indietro e sostengano il candidato che Silvio Berlusconi ha proposto”. Insomma, non saranno i forzisti a ritirare ufficialmente dalla contesa elettorale il loro uomo. E cosa potrebbe accadere? Dovrebbe essere il diretto interessato ad assumere una decisione, presentandola come un qualcosa di personale, salvando gli azzurri dalla debacle totale sul piano della credibilità e dell’immagine. Ma qui entra in gioco il fattore personale: Bertolaso non è tipo da passare come un debole, che scappa di fronte alla sfida, inventando una scusa qualsiasi. Per questo il possibile passo indietro è un caso intricato, mentre Alfio Marchini resta alla finestra speranzosi di annettere un concorrente. E la convitata di pietra, Giorgia Meloni, assiste un po’ preoccupata allo spettacolo che potrebbe isolarla nella corsa al Campidoglio.

SONDAGGI
La partita vera, dunque, si giocherà nei prossimi giorni, sondaggi alla mano. Giorgia Meloni ha diffuso un rilevamento di Emg per Fratelli d’Italia, che sembra confermare la difficoltà di Bertolaso, attestato sotto il 10%. Certo, la fonte dei dati è alquanto parziale. Ma i numeri che circolano in privato non sono molto più incoraggianti. Nella migliore delle ipotesi non sembra andare oltre il 12%: una soglia comunque lontana dal possibile raggiungimento del ballottaggio. Ed è noto che Silvio Berlusconi è molto sensibile ai sondaggi.

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