Biotestamento approvato dalla Camera già monco. Il provvedimento è stato annacquato e scontenta tutti

L’approvazione del biotestamento è arrivata, ma al prezzo di un annacquamento. Approderà al Senato dopo il via libera

L’approvazione c’è stata, ma al prezzo di un annacquamento. La legge sul testamento biologico, infatti, approderà al Senato dopo il via libera della Camera in una versione diversa rispetto a quella della commissione Affari sociali.  Montecitorio ha approvato con 326 “sì'”, 37 “no” e 4 astenuti.

E dire che il tema è stato dibattuto per oltre un anno e mezzo. I medici avranno infatti una libertà di coscienza di fronte alla decisione del paziente di interrompere le cure. “Un emendamento riformulato all’ultimo momento, che dà la possibilità di disattendere la dichiarazione anticipata di trattamento. Così si rischia di rendere più difficilmente esigibile il rispetto delle volontà del malato”, hanno denunciato i deputati del Movimento 5 Stelle, che hanno cercato di rilanciare inserendo l’eutanasia nel testo. Ma la proposta è stata respinta. E nonostante l’ammorbidimento della legge, i centristi hanno manifestato il loro disappunto. “In nessun articolo della Costituzione e in nessuna legge dell’ordinamento italiano si era mai parlato di interruzione di nutrizione e idratazione”, ha attaccato la deputata dell’Udc, Paola Binetti. “È’ una legge che costituisce non una porta non semi-aperta ma spalancata a una possibilità di eutanasia passiva”, ha concluso. Sulla stessa linea l’intervento della leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni: “Se stabilisco per legge il principio che dispongo pienamente della mia vita dall’inizio alla fine chi deciderà quale è il limite di una vita dignitosa e quale no?”.