Boccia vuole arruolare 60mila assistenti civici volontari per la Fase 2. Ma l’ipotesi non piace ai Cinque Stelle. Critico anche il Viminale

“Assistenti civici per me no. Con il Movimento 5 stelle questa proposta non è stata condivisa e non la vogliamo. Noi siamo al governo per fare il bene dei cittadini nonostante le tante difficoltà. Basta sparate, serve responsabilità e serietà”. E’ quanto ha detto il viceministro M5S allo Sviluppo economico, Stefano Buffagni, a proposito della proposta, avanzata dal ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, di arruolare volontari con la funzione di assistenti civici per affiancare i cittadini nella Fase 2 dell’emergenza Coronavirus.

“Le decisioni assunte, senza preventiva consultazione del ministero dell’Interno – fanno sapere, invece, fonti del Viminale citate dall’Ansa -, per l’istituzione della figura degli ‘assistenti civici’ in relazione alle misure di contrasto e di contenimento della pandemia Covid-19, non dovranno comportare compiti aggiuntivi per le prefetture e per le forze di polizia già quotidianamente impegnate nei controlli sul territorio”. “La fuga in avanti di Francesco Boccia sui 60mila #assistenticivici non mi convince. E non convince il #M5S. Per noi i cittadini devono controllare quello che fanno i politici, non quello che fanno altri cittadini: auspico passo indietro del ministro e confronto con tutta la maggioranza” scrive, invece, il sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento, Gianluca Castaldi.

“Quando si parla di assistenti civici parliamo di volontariato. Stiamo parlando di 16 ore settimanali – spiegano fonti del ministero di Boccia – che ciascuno può regalare al proprio comune per aiutare gli anziani, portare spesa e medicine, aiutare nell’organizzazione del distanziamento sociale, come ad esempio fuori dalle chiese o fuori dai parchi per contingentare gli ingressi. Nessuna vigilanza, ronda o sentinelle anti spritz. In caso di assembramenti non potranno chiedere i documenti ma solo segnalare a vigili e forze dell’ordine”.

“Quello che sarà pubblicato – ha spiegato, invece, il sindaco di Bari e presidente dell’Anci, Antonio Decaro, che ieri aveva annunciato l’iniziativa insieme a Boccia – è un bando della protezione civile per selezionare volontari. Quei volontari che ci hanno aiutato a consegnare la spesa o i medicinali a chi non poteva uscire di casa nella fase di emergenza, e che in questa nuova fase stanno facilitando gli accessi contingentati ai parchi e ai mercati, contando il numero di persone che entrano ed escono o alla riapertura delle spiagge potranno spiegare le regole per l’accesso. Insomma svolgeranno le attività che i volontari hanno svolto in questi mesi tenendo in piedi le nostre comunità. Il bando serve a trovarne di nuovi, visto che – con il progressivo ritorno al lavoro – molti di coloro che si sono prestati nel primo periodo di emergenza, non hanno piu’ la stessa disponibilita’ di tempo”.

Per gli assistenti civici, ha spiegato a Radio24 il vice ministro alla Salute, Pierpaolo Sileri, “vi sarà un bando, ma sarà tutto chiarito questa settimana. Si è parlato di 60mila, forse ne servirà qualcuno di più perché dobbiamo pensare a questa nuova fase in maniera elastica. Il punto di partenza sono i dati che il ministero fornisce ogni settimana, un monitoraggio attento che rientra nel rischio calcolato e dobbiamo essere pronti a prendere misure di settimana in settimana”.