Bombe sui barconi. Ora l’Europa dichiara guerra agli scafisti

Bombe sui barconi. L'Europa dichiara guerra agli scafisti

Il vaticano ha subito bocciato l’idea che ormai si fa strada in tutta Europa: bloccare i barconi in partenza dall’Africa. “È un’idea mostruosa, orrenda, inumana” quella di “fermare persone disperate che fuggono dalla fame o dalla guerra: un crimine di guerra” ha detto ieri il presidente della Pontificia Accademia della Scienze sociali, Margaret Archer. Ma la decisione di agire anche con un inedito intervento militare sembra farsi strada. Il piano in dieci punti dell’Unione europea farebbe infatti perno sull’invio di soldati, in una forma simile all’operazione militare Ue denominata Atalanta attualmente in corso contro i pirati al largo delle coste somale.

I DETTAGLI
Questa missione dovrebbe per prima cosa individuare e distruggere le imbarcazioni utilizzate dagli scafisti per trasportare migranti verso l’Europa, prima che possano essere utilizzate dai trafficanti di uomini. Queste barche non sarebbero moltissime e il loro valore è altissimo, tanto che più volte gli scafisti hanno utilizzato la forza per riprendersi i natanti sequestrati dalle autorità locali. Ogni decisione su una possibile missione militare sarà comunque presa dal Consiglio europeo straordinario in programma giovedì prossimo. “Affondare i barconi degli scafisti e impedire che partano va concordato in un negoziato con Onu e l’Unione europea, in un quadro di legalità internazionale” ha detto ieri il nostro ministro dell’Interno, Angelino Alfano. Ma sull’emergenza ha preso posizione anche il nostro Presidente del Consiglio. “Ieri per la prima volta l’intera Europa si è mostrata attenta e solidale, con alcuni impegni concreti che proveremo a puntualizzare nelle ore che ci separano dal Consiglio Europeo di giovedì (domani, ndr)”, ha detto Matteo Renzi anticipando parte di quello che presumibilmente dirà oggi alle 9 alla Camera. Il premier ha espresso soddisfazione per gli impegni che l’Unione europea ha promesso di prendere sull’emergenza migranti, a partire proprio dal piano in dieci punti presentato a Lussemburgo al vertice dei Ministri degli Esteri e dell’Interno della Ue. “Le donne e gli uomini che stanno salvando vite umane nel Mediterraneo ci rendono orgogliosi dell’Italia e di quello che stiamo facendo”, ha scritto il Presidente del Consiglio su Facebook, enunciando i principali provvedimenti in programma in ambito Ue: “Interventi nei Paesi d’origine, distruzione dei barconi, raddoppio di Triton, ricollocazione d’emergenza condivisa tra tutti i Paesi, collaborazione con le Nazioni Unite, sforzo comune alle frontiere meridionali della Libia”.

SCIACALLI
Renzi ha poi attaccato chi strumentalizza la tragedia dei migranti: “Gli sciacalli tornino a casa: la demagogia non serve, è il tempo della politica. Se davvero finalmente alle parole scritte corrisponderanno fatti concreti per l’Europa sarà un primo passo. Ma la strada da fare è ancora tanto lunga: davanti al dolore dell’Africa e agli schiavisti del ventunesimo secolo non è possibile voltare la testa dall’altra parte”.