Bonus Iva, il Garante della privacy avvia l’istruttoria nei confronti dell’Inps. Fico valuta quale strada seguire per ottenere i nomi dei furbetti

Il Garante per la protezione dei dati personali ha inviato, questa mattina, una richiesta di informazioni all’Inps e ha aperto una istruttoria in ordine alla metodologia seguita dall’Istituto rispetto al trattamento dei dati dei beneficiari del bonus destinato alle partite Iva e percepito anche da parlamentari e altri amministratori. Il Garante, Pasquale Stanzione, chiede all’Inps di conoscere, in particolare, “quale sia la base giuridica del trattamento effettuato sui dati personali dei soggetti interessati; l’origine e tipi di dati personali trattati, riferiti alla carica di parlamentare e amministratore locale e regionale.

Il Garante, inoltre, vuole verificare anche la regolarità delle modalità “con cui è stato effettuato il trattamento, con specifico riguardo all’operazione di ‘raffronto’ dei dati personali dei soggetti richiedenti o beneficiari del bonus, con quelli riferiti alla carica di parlamentare e amministratore locale e regionale; l’ambito del trattamento ed eventuali comunicazioni a terzi di tali dati”.

Intanto il presidente della Camera, Roberto Fico, sta valutando le modalità per chiedere allo stesso Istituto di previdenza i nominativi dei deputati che avrebbero chiesto, e in tre casi ottenuto, il bonus per le partite Iva nell’ambito delle norme per l’emergenza Covid-19. Al vaglio di Fico ci sono tre opzioni per procedere alla richiesta: una richiesta diretta all’Inps, la risposta a interrogazioni sul tema, un’audizione dell’Istituto in Commissione Lavoro.