Brigate Rosse in ospedale. Ritrovati documenti dei terroristi nascosti tra i muri del Policlinico di Milano. Tra il materiale pure il tesserino dell’ex deputato della Dc Massimo De Carolis

Documenti riconducibili alle Brigate Rosse nascosti tra i muri del Policlinico di Milano. E ora è stato aperto anche un fascicolo d'inchiesta.

Documenti riconducibili alle Brigate Rosse nascosti tra i muri del Policlinico di Milano. Lo riporta Repubblica, che rivela anche l’apertura di un fascicolo,  al momento senza ipotesi di reato né indagati, da parte della Procura milanese. La scoperta è avvenuta durante i lavori di ristrutturazione del padiglione Granelli dell’ospedale milanese, due operai hanno iniziato a martellare un muro vicino al sottotetto di una scala. Ma c’è qualcosa che non quadrava.

Così, secondo Repubblica, “provano a capire che cosa succede e cade per terra un fascicolo: sull’intestazione, la stella a cinque punte delle Brigate Rosse”. Nel covo non sono state trovate armi ma solo documenti autentici che non avrebbero tuttavia alcun collegamento con alcune vicende che toccarono da vicino il Policlinico di Milano negli anni 80.

Tra il materiale ritrovato spiccherebbe il tesserino parlamentare dell’avvocato ed ex deputato della Dc Massimo De Carolis, vittima di un agguato non mortale nel 1975. Le indagini sono affidate al Ros e al Nucleo informativo dei carabinieri dal Pocuratore aggiunto Maurizio Romanelli. L’obiettivo è capire se ci sia stato un nesso tra l’attentato al parlamentare democristiano e quella che era nota come “brigata ospedaliera”, che uccise l’allora direttore sanitario del Policlinico Luigi Marangoni.