Brucia a Malagrotta l’impianto di trattamento biologico meccanico. E la Capitale non sa più dove mettere l’immondizia

Brucia a Malagrotta l'impianto di trattamento biologico meccanico. E la Capitale non sa più dove mettere l'immondizia

Brucia a Malagrotta l’impianto di trattamento biologico meccanico. E la Capitale non sa più dove mettere l’immondizia

Brucia a Malagrotta l’impianto di trattamento biologico meccanico. E la Capitale non sa più dove mettere l’immondizia. Lo affermano i consiglieri capitolini Daniele Diaco (M5S) e Antonio De Santis (Civica Raggi), commentando il gigantesco rogo che ha reso irrespirabile l’aria a Malagrotta. Fiamme che sono tenute sotto controllo ma che sarà possibile spegnere definitivamente, secondo i vigili del fuoco, soltanto nel corso di qualche giorno.

Brucia Malagrotta, una storia già vista

“Come fu per gli incendi al Tmb Salario e a quello di Rocca Cencia, il rogo al Tmb di Malagrotta – anche questo probabilmente di origine dolosa – rischia di mettere in ginocchio la raccolta dei rifiuti a Roma. La situazione desta notevole preoccupazione: è già allarme diossina e il sindaco ha dovuto chiudere gli asili nel raggio di 6 chilometri. E’, insomma, doppio allarme: per la salute dei cittadini e per la questione ambientale collegata alla raccolta dei rifiuti”. spiegano i consiglieri M5S.

“Quando divamparono le fiamme nel Tmb Salario a dicembre 2018, fu tutta una gara a chi scagliava per primo la pietra contro l’allora amministrazione Raggi: dandoci degli inetti, degli incapaci. Purtroppo – continuano – oggi la storia si ripete: ma noi non faremo come loro, noi non getteremo la croce sull’attuale amministrazione, anzi ci rendiamo disponibili a cooperare per superare quanto prima l’emergenza”.

Corsa contro il tempo

“L’unica questione che ci sta a cuore – evidenziano – è ora quella del ripristino dello stato dei luoghi, della salubrità della zona. Soprattutto ci interessa capire come verrà ottimizzato lo sbocco della raccolta. Sono proprio situazioni come queste che ci fanno capire quanto sia dannoso e pericoloso per la salute della cittadinanza costruire su un territorio già così vessato, quale è quello del XIII Municipio, il biodigestore anaerobico di Casal Selce”.

“Servono soluzioni sostenibili e di buon senso, e servono subito. La giunta Gualtieri sul versante rifiuti non sta facendo proprio nulla nonostante abbiamo lasciato un piano industriale approvato e già finanziato con 340 milioni di euro. E la situazione per la Capitale non si sta mettendo affatto bene” hanno concluso i due pentastellati.