Secondo la televisione pubblica belga Rtbf c’era un secondo kamikaze nella metropolitana insieme a Khalid El Bakraoui. Non è stato ancora identificato ma l’uomo è stato ripreso dalla telecamera di sorveglianza mentre trasportava una grossa borsa. Per quanto riguarda, invece, l’attentato dell’aeroporto il secondo kamikaze sarebbe stato identificato come Naijim Laachraoui, noto come l’artificiere dell’Isis. A darne notizia il sito del quotidiano belga De Standaard, citando “fonti affidabili”. L’identificazione sarebbe arrivata grazie all’esame del Dna.
IL COVO DEI TERRORISTI – La svolta nelle indagini è arrivata grazie alla testimonianza del tassista che ha portato a identificare il covo dei terroristi nella zona di Schaerbeek. Il tassista ha portato i tre all’aeroporto restando sorpreso dal fatto che non gli avessero fatto toccare le loro valige. Di lì le perquisizioni nell’appartamento che hanno fatto trovare un arsenale per confezionare ordigni esplosivi. Quindici chilogrammi di esplosivo di tipo Tatp, confezionato con prodotti chimici di facile reperibilità, che è lo stesso utilizzato negli attentati di Parigi.
BRUXELLES NEL TERRORE- Due giorni dopo gli attentati scuole e negozi aperti a Bruxelles. Metro aperta ma a singhiozzo: dalle 7 alle 18,30. La città ferita a morte ha ancora paura. Alcune stazioni ferroviarie, non principali, restano chiuse. Il traffico di auto in città è abbastanza denso, perché in molti hanno rinunciato a usare i trasporti pubblici per spostarsi.