Aldrovandi, applausi per gli agenti condannati

di Fabrizio Gentile

Questa volta se la potevano risparmiare.
Va bene lo spirito di corpo, va bene che le forze dell’ordine sono sottoposte spesso ad attacchi scriteriati di certa politica che li vede sempre come nemici invece che come malpagati servitori dello Stato quali sono. Ma se è vero che la legge è uguale per tutti, non si possono prendere le parti di chi è stato condannato per un omicidio.

E invece un applauso ha accolto i tre agenti di polizia accusati della morte del giovane Federico Aldovrandi. L’episodio è avvenuto nel corso del congresso nazionale del sindacato autonomo di polizia che si sta svolgendo a Rimini e dove partecipano delegati sindacali di tutta Italia. Mentre il neo eletto segretario generale del Sap, Gianni Tonelli stava ricordano un’iniziativa sindacale intitolata “via la menzogna” e finalizzata a difendere e sostenere i poliziotti accusati ingiustamente è stato fatto riferimento ai tre poliziotti accusati della morte di Aldovrandi presenti al convegno. La sala ha reagito con un lungo applauso ed è poi proseguito senza altre interruzioni il dibattito. Il coordinatore di Sinistra Ecologia Libertà Nicola Fratoianni, commentandoquanto accaduto è durissimo:  “Gli applausi agli assassini di Federico Aldrovandi sono agghiaccianti e  inaccettabili. Chi applaude quegli agenti applaude ad un crimine vergognoso e non è certo degno di vestire una divisa. Non si può accettare che chi è chiamato a garantire la sicurezza dei  cittadini possa compiere gesti terribili come quello di oggi”. “È terrificante, mi si rivolta lo stomaco” commenta Patrizia Moretti, mamma di Federico Aldovrandi. “Cosa significa? Che si sostiene chi uccide un ragazzo in strada? Chi ammazza i nostri figli? È estremamente pericoloso”. I tre agenti presenti al congresso sono stati condannati dalla Corte di Cassazione il 21 giugno del 2012 per eccesso colposo in omicidio colposo a tre anni e sei mesi, tre anni dei quali coperti dall’indulto. Oltre ai tre poliziotti presenti al  congresso riminese, nel caso Aldrovandi era coinvolta anche un’altra poliziotta, Monica Segatto. I quattro hanno trascorso alcuni mesi in carcere.  In serata è arrivata la telefonata di solidarietà del Presidente del Consiglio Matteo Renzi alla madre di Federico Aldrovandi.    Alla solidarietà del premier si sono associati i vicesegretari del Pd Deborah Serracchiani e Lorenzo Guerini che hanno espresso la loro piena, totale vicinanza alla signora Patrizia “a fronte – hanno detto – della indegna vicenda avvenuta nel pomeriggio”.