Bufera su Lollobrigida, Renzi chiede le dimissioni. Conte all’attacco: “Segnale devastante”

Tutti contro il ministro Lollobrigida per aver fatto fermare un treno in una stazione ad hoc. Renzi chiede le dimissioni, Conte all'attacco.

Bufera su Lollobrigida, Renzi chiede le dimissioni. Conte all’attacco: “Segnale devastante”

Bufera sul ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida. Il Fatto Quotidiano ha svelato che Lollobrigida è sceso dal treno Frecciarossa per Salerno alla stazione di Ciampino, una fermata straordinaria a cui il ministro ha chiesto di ricorrere per poter prendere l’auto blu ed evitare così i ritardi del treno. 

La protesta arriva da tutti i partiti, con il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, che chiede le dimissioni del ministro. All’attacco anche il Pd e il Movimento 5 Stelle, con Giuseppe Conte che parla di un segnale devastante.

Bufera su Lollobrigida, tutti contro il ministro: da Renzi a Pd e Conte

Renzi dice chiaramente che Lollobrigida dovrebbe dimettersi: “Se il ministro Lollobrigida ha davvero fermato un treno Alta Velocità in una stazione sul percorso Roma-Napoli ed è sceso proseguendo poi in macchina siamo in presenza di un abuso di potere senza precedenti. I ministri possono usare i mezzi dello Stato ma non possono fermare i treni di tutti i cittadini. Se la notizia sarà confermata chiederemo in Aula le dimissioni di Lollobrigida”.

All’attacco anche il leader dei 5 Stelle, Giuseppe Conte, per il quale quanto avvenuto “rappresenta un segnale devastante della politica ai cittadini in un momento di tagli e di manovre lacrime e sangue”. Per il momento, però, Conte non si sbilancia su una richiesta di dimissioni: “Ci riserviamo tutte le valutazione del caso”. Come fa sapere il capogruppo pentastellato alla Camera, Francesco Silvestri, i 5 Stelle si riuniranno proprio per capire il da farsi, ma intanto promette “una reazione molto forte”.

All’attacco anche il Pd, con il deputato Andrea Casu che sottolinea come il ministro non possa “trasformare i treni italiani nella sua auto blu”. Ironizza invece il segretario di +Europa, Riccardo Magi: “Dalla sovranità alimentare per l’Italia alla sovranità ferroviaria per se stesso”. A suo giudizio il ministro deve “correre in Parlamento a spiegare”. 

A difesa del ministro si schiera il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti: “Se la colpa di Lollobrigida è quella di voler esser presente a tutti i costi a Caivano, di aver voluto usare un mezzo pubblico e di aver trovato prontamente un’alternativa per raggiungere il luogo, è evidente che certi sciacalli non sanno più a cosa aggrapparsi. E fa davvero sorridere la richiesta di dimissioni da parte di Renzi, che arriva proprio da colui il quale si fece fare ‘l’Air Force Renzì tutto per lui”.