Aumenti in busta paga fino a 83 euro al mese. Un incremento che non riguarda solo lavoratori e lavoratrici, ma anche le famiglie, perché parliamo dei costi sostenuti per i lavoratori domestici. A partire dal 2026, con il rinnovo del contratto collettivo degli assistenti familiari, scatta infatti l’aumento di stipendio per colf, badanti e baby sitter.
Il nuovo contratto è in vigore da novembre, ma gli aumenti scatteranno da gennaio e varrà per il triennio 2026-2028. Il rinnovo del contratto prevede anche l’allargamento dei permessi per i lavoratori domestici per assistere familiari con gravi disabilità, oltre alla possibilità di astenersi dal lavoro (senza retribuzione) dopo il congedo obbligatorio di maternità. Ma quanto aumenteranno i salari per i lavoratori domestici e i costi per le famiglie? Entriamo nel dettaglio.
Busta paga, aumenti per colf, badanti e baby sitter: quanto crescono i salari e i costi per le famiglie
L’aumento delle retribuzioni è di 100 euro lordi al mese per il triennio. Si tratta di scatti scaglionati negli anni: 40 euro in più dall’1 gennaio 2026, altri 30 da gennaio 2027 e altri 15 dal gennaio 2028. A queste cifre va aggiunta la rivalutazione annuale dei minimi retributivi in base all’indice dell’inflazione Istat, ma anche l’aggiornamento annuale dei contributi.
Secondo le simulazioni effettuate da Assindatcolf per il Sole 24 Ore, la spesa per le famiglie aumenta di 75 euro mensili in caso di badante convivente che presta servizio per 54 ore settimanali. Annualmente, sono tra gli 850 e i 900 euro in più.
Per le baby sitter il minimo orario sale da 7,10 a 7,46 euro. Per 40 ore a settimana parliamo di un aumento per la famiglia di 83 euro al mese, ovvero tra i 900 e i mille euro in più l’anno. Per le colf, si passa da 6,68 a 7,02 euro di retribuzione minima oraria: di conseguenza il costo mensile aggiuntivo per una famiglia, per 25 ore di lavoro settimanale, sarà di 53 euro, circa 600 l’anno.