Cambiare passo, litigare meno e produrre di più. Zingaretti: “Non voglio andare al voto e farò di tutto per continuare con questo governo”

“Si governa tra alleati, io non voglio andare al voto, farò di tutto per continuare con questo governo”. E’ quanto ha detto il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, ospite a Start su Skytg24. “Se si dovesse votare domani – ha aggiunto il leader dem – probabilmente il Pd avrebbe più parlamentari, noi potremmo essere tentati, ma diciamo no, prima l’Italia, la maggioranza deve cambiare passo, litigare meno e produrre di più. C’è bisogno di fare di tutto perché il governi funzioni, Conte non è il presidente del Pd e non ha un asse privilegiato con il Pd, è il presidente del Consiglio che abbiamo scelto e per ora sta facendo un buon lavoro di sintesi. Questo governo può dare delle risposte ai problemi degli Italiani e voglio che questa maggioranza funzioni”.

“Ogni regione – ha detto Zingaretti – sceglierà per conto proprio quali sono le alleanze migliori, il problema non è il destino del Pd o del M5S, questa è stata la filosofia anche della vicenda umbra, il problema è il destino del paese. Se non ci fossimo alleati sarebbe andata peggio, noi abbiamo combattuto. Rifarei tutta la campagna elettorale in Umbria, la rifarai con passione, forse avrei iniziato prima. Sono contento del Partito Democratico, che si conferma la forza più grande di questa coalizione”.

“Ogni picconata al Pd – aggiunge il segretario dem – è un favore a Matteo Salvini e alle destre. La foto di Narni? Non bisogno vergognarsi di farsi vedere che si combatte insieme. C’è un governo che deve aiutare i sindaci e i Comuni, basta tagli. Questo significa più servizi ai cittadini. Andiamo avanti con il governo, ma si cambi passo. Gran parte dei problemi li ha creati Salvini, siamo qui non per occupare le poltrone, ma per fare cose concrete che servono al Paese”.

“E’ giusto che il Pd non rimanga nella bolla dei politici – aggiunge Zingaretti -, servono i fatti, non gli slogan. Siamo la forza indispensabile per garantire l’alternativa. Per la prima volta dopo 12 anni la riforma dello statuto darà vita a un nuovo partito. Moltiplicheremo i luoghi di adesione, ci sarà il rilancio dei circoli territoriali. Il Partito Democratico cambierà. L’alleanza con il M5S l’abbiamo decisa all’unanmità, nel Pd c’era ancora Matteo Renzi principale sponsor di questa alleanza. Sono d’accordo ad andare avanti, ma si deve smettere di creare polemiche tutti giorni, non si può dire siamo insieme ma siamo nemici”.

“Sarà una partita diversa, l’Emilia Romagna ha un grande presidente. Bonaccini – afferma ancora Zingaretti – raccoglie consensi trasversali, al di là dello schieramento. Dalla prossima settimana sarò in Emilia con lui strada per strada. Non è vero che il gruppo dirigente non è stato in Umbria, dovremo farlo anche in Emilia Romagna”.