La Sveglia

Camerati, riposo! Flop Forza Nuova. Continua il bestiario elettorale

Camerati, riposo! Flop Forza Nuova. Continua il bestiario elettorale. La sveglia di Giulio Cavalli a La Notizia

Camerati, riposo! Flop Forza Nuova. Continua il bestiario elettorale

Pensavate di avere toccato il fondo? Preparatevi a scavare. Tra Giorgia Meloni e il Venezuela e Forza Italia che si svuota siamo al nostro quotidiano bestiario elettorale.

Un etto e trenta di venuezelano…

“In Venezuela ci sono milioni di persone che stanno morendo di fame. Sono cristiani, sono spesso di origine italiana. lo dico: ci servono immigrati? Prendiamoli in Venezuela”. Così parlava Giorgia Meloni nel comizio di chiusura dell’edizione di Atreju del 2018, sostenendo l’esigenza di privilegiare un’immigrazione più vicina “alla nostra cultura”. Il video di quel passaggio è tornato a circolare sui social network oggi, a 4 anni di distanza, in piena campagna elettorale. Per Giorgia Meloni gli immigrati sono carne un tanto la chilo, braccia e mani e gambe che servono per il fatturato come se tutto intorno non ci fossero persone. A questo punto perché non puntare sui pigmei? Occupano poco spazio, mangiano poco, sporcano ancora meno e dormono in tre in un solo letto. Dal senso di Smilla per la neve siamo passati al senso di Giorgia per il Venezuela.

Arimo! Di Calenda

Come i bambini a scuola Carlo Calenda ieri ha promesso di sospendere la campagna elettorale per concentrarsi sull’emergenza gas. Come i bambini che stanno per essere presi a acchiapparella e urlano “arimo” un secondo prima di essere eliminati e poi piangono perché il gioco non è stato sospeso. Si tratta, di certo. Della più sconclusionata proposta di questa campagna elettorale. Evidentemente per Calenda una campagna elettorale non si esercita proponendo soluzioni ma recitando una parte. Facciamo così: Carlo, comincia sospendere la tua, che a noi vien da ridere.

Sforza Italia

Domenico De Siano, Carlo Sarro, Antonio Pentangelo e Marzia Ferraioli lasciano Forza Italia. Lo hanno annunciato in conferenza stampa a Napoli gli stessi quattro parlamentari uscenti, storici esponenti del partito di Silvio Berlusconi in Campania: De Siano è stato per anni coordinatore regionale (e ha celebrato il finto matrimonio di Berlusconi e della fidanzata Marta Fascina che invece in Campania ha un posto sicuro), Pentangelo ha guidato a lungo il partito nell’area metropolitana partenopea e Sarro in quella casertana. La ragione dell’addio, dicono, è nelle modalità con cui sono state formate le liste dei candidati alle elezioni politiche del 25 settembre. “In Campania io sono tanti anni che mi interesso di attività politica e leggo nomi di candidati che potranno essere i più bravi del mondo, ma che io non conosco, non so chi siano, non li ho mai sentiti nominare. E non sono l’ultimo arrivato”, dice un dirigente campano. Lo sentito il rumore della barca che affonda?

Un chicco in testa

Chicco Testa, ambientalista e nuclearista (un po’ come un vegano esperto di bistecche) nonché fan sfegatato di Renzi ieri twitta furioso: “Lo Stato italiano condannato a pagare 190 milioni più interessi 4% per avere cambiato la legge sulle perforazioni in mare nel caso del giacimento denominato Ombrina nel mare d’ Abruzzo. Arbitrato internazionale. Come si dice quando uno fa dei danni solo a se stesso?”. Mumble mumble… chi decise il blocco? Il Governo Renzi, con il ministro Guidi. A Chicco conviene far partire la colletta.

Rompete le righe

Per la prima volta da quando si presenta alle elezioni politiche – era il 2001, due anni prima ci fu l’esordio alle elezioni europee – Forza Nuova è stata esclusa dalle urne. il partito neofascista guidato dal pluripregiudicato ed ex terrorista nero Roberto Fiore, non è riuscito a raccogliere le 36mila firme necessarie per poter partecipare alla tornata elettorale. Spiace. Sarà il fiore per la libertà.

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