Campania, la grande abbuffata del De Luca bis. Ai renziani l’assessorato al Turismo, e alla Ricerca il favorito di Mastella

Dalla prima giunta formata da un plotone di tecnici, a parte il vicepresidente Fulvio Bonavitacola, alla grande abbuffata di politici del De Luca bis. Con le designazioni di ieri, cambia pelle la squadra del governatore della Campania che conferma sei assessori e ne cambia quattro. Una lista fatta a tempo di record, ossia ad appena sette giorni dalla vittoria alle elezioni regionali, e comunicata da Vincenzo De Luca con altrettanta fretta, questo perché arrivata in anticipo perfino rispetto alla proclamazione ufficiale degli eletti, con cui il presidente ha aperto le porte ai partiti della coalizione che lo hanno appoggiato.

Così all’assessorato alle politiche della sicurezza arriva il 68enne casertano Mario Morcone, prefetto vicino al Pd che lo candidò a sindaco di Napoli nel 2011. Un curriculum vitae in cui si legge che ha ricoperto anche il ruolo di direttore dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata oltre all’incarico di capo del dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione presso il Ministero dell’Interno. Nel 2017 è stato nominato Capo di Gabinetto del Ministero dell’Interno, mentre dal 2018 è nominato direttore del Consiglio Italiano per i Rifugiati.

UNA POLTRONA PER TUTTI. Sempre dall’area dem fa il suo ingresso in giunta Armida Filippelli, dirigente scolastica molto attiva nel contrasto alla camorra nonché vicesegretaria regionale del Pd, a cui viene assegnata la Formazione professionale. Da Italia Viva, partito che ha preso il 7,37% alle scorse regionali risultando il terzo partito della coalizione, arriva Nicola Caputo a cui verrà affidata la delega all’agricoltura. Si tratta di un nome affidabile quello dell’ex europarlamentare del Pd passato un anno fa tra le fila dei renziani che ha già ricoperto il ruolo di conigliere per l’agricoltura del presidente De Luca.

A chiudere il cerchio delle nomine politiche c’è l’assessore al turismo, Felice Casucci, fortemente indicato da Clemente Mastella che, con la sua lista Noi Campani, ha contribuito alla rielezione di De Luca. Casucci, professore ordinario di diritto privato comparato all’Università del Sannio, ha già collaborato con Sandra Lonardo quando era presidente del Consiglio Regionale della Campania ed era stato coinvolto nell’inchiesta sulle presunte pressioni di Mastella per le nomine nella sanità regionale, ma è stato poi assolto.

Confermati il vicepresidente Fulvio Bonavitacola, a cui viene confermata la delega all’ambiente e che risulta in quota Pd, e i tecnici Ettore Cinque al bilancio, Antonio Marchiello alle attività produttive e a cui ora è stata affidata anche la delicata delega al lavoro, Valeria Fascione alla ricerca e internazionalizzazione, Bruno Discepolo all’Urbanistica e Lucia Fortini alla scuola e politiche sociali. Proprio su quest’ultima, però, in queste ore si rincorrono voci di possibili dimissioni che, se confermate, porteranno alla nomina del primo dei non eletti nella lista ossia Diego Venanzoni.

Per effetto di questa girandola di sostituzioni a restare fuori dalla giunta sono Corrado Matera, eletto consigliere regionale, Sonia Palmeri, e Chiara Marciani. Ma tra le defezioni, almeno stando a quanto trapela in queste ore, c’è anche un nome di spicco nella politica campana. Si tratta di Mario Casillo, il consigliere regionale del Pd che ha totalizzato la sorprendente cifra di oltre 42 mila preferenze che non avrebbe accettato di dimettersi da consigliere per fare l’assessore.