Campania, manifesti contro Meloni. È bufera sul logo della Regione

Manifesti contro il premier Giorgia Meloni in tutta la Campania: "Il governo tradisce il Sud. Bloccati i fondi".

Campania, manifesti contro Meloni. È bufera sul logo della Regione

Il governatore della Campania Vincenzo De Luca pubblica manifesti contro Giorgia Meloni con il logo della Regione sui tabelloni: scoppia la polemica, la destra attacca. “Il Governo Meloni tradisce il Sud. Bloccati da un anno e mezzo i fondi per il Sud (Campania 6 miliardi). Bloccati i fondi per la cultura. Bloccati i fondi per le strade ed i Campi flegrei. Comuni avviati verso il dissesto”. Così recita uno dei cartelloni intercettati a Caserta come in altre province della regione.

Manifesti contro il premier Giorgia Meloni in tutta la Campania: “Il governo tradisce il Sud. Bloccati i fondi”

“De Luca – scrive il deputato leghista Gianpiero Zinzi sul proprio profilo Facebook – continua ad usare soldi pubblici per fare propaganda politica ed alimentare le sue menzogne e questa mattina anche la mia Città è tappezzata di manifesti contro il governo. Ma la verità è un’altra: i fondi destinati alla Campania non sono bloccati e lui è l’unico governatore d’Italia che evita il dialogo con il governo e si rifiuta di spiegare come spenderà le risorse”.

“I Fondi di sviluppo e coesione – continua il post – servono alla nostra regione per crescere e rialzarsi (servizi e infrastrutture che mancano) e non possono essere ‘sperperati’ per le sagre paesane o addirittura non spesi. E allora anziché usare il logo della Regione Campania per sostenere e giustificare inutili costi di affissione, metta il simbolo del suo PD e almeno lo faccia a spese proprie”. Per il senatore Sergio Rastrelli (Fdi) “De Luca promuove una comunicazione vile e distorta ponendo frontalmente la Regione Campania contro il governo nazionale, dando la ennesima prova di indecenza ed inaffidabilità istituzionale”.

Intanto ieri i gruppi consiliari del centrodestra in Consiglio regionale della Campania hanno presentato, una interrogazione urgente sull’utilizzo distorto dei fondi della comunicazione da parte del presidente De Luca: “i gruppi – spiega la nota – chiederanno di discuterla nella conferenza dei capigruppo convocata per domani. Con il simbolo della Regione si utilizza la comunicazione istituzionale per finalità di lotta politica, attraverso una massiccia diffusione pubblicitaria, con conseguente spreco di risorse pubbliche. I consiglieri regionali invieranno la documentazione agli organi di controllo amministrativi e contabili affinché si faccia luce sull’utilizzo di queste risorse”.

Nello scontro contro il governo De Luca trova la freddezza del Pd che rilancia il “fronte progressista” con M5S

Lo sceriffo ha ormai ingaggiato uno scontro ma è in piena solitudine perchè anche nel suo partito trova non poche freddezze. Lo scorso sabato all’iniziativa contro l’autonomia differenziata all’Istituto italiano per gli Studi filosofici De Luca era il grande assente mentre al microfono si è alternato il “fronte progressista” con Marco Sarracino (Pd), Roberto Fico (M5S), Peppe De Cristofaro e Francesco Borrelli (AVS). Si tratta di quell’alleanza giallorossa che sostiene il sindaco Gaetano Manfredi e che si sfila dai metodi di De Luca. Il primo cittadino ha glissato sulle prossime elezioni regionali ma anche indicato la strada per portare avanti la battaglia sui fondi quasi da candidato in pectore nel 2025: “bisogna parlare di tempo pieno per la scuola, di servizi sanitari e di infrastrutture per far capire come investe la vita dei cittadini l’autonomia differenziata una volta approvata”.

Il responsabile Mezzogiorno Dem, Marco Sarracino, punta su una mobilitazione popolare: “dinanzi ad una destra che nel corso dell’ultimo anno ha compiuto un numero incredibile di scelte contro i più deboli e contro il Mezzogiorno, occorre una grande battaglia popolare. Dobbiamo farlo non in difesa di una parte del Paese, non contrapponendo il sud al nord, ma in nome dell’unità e della coesione nazionale”.