Campione d’Italia punta sulla Blockchain Valley. Dopo il fallimento del Casinò, il rilancio può arrivare dalla tecnologia

il Casinò municipale di Campione d'Italia sta aspettando il commissario straordinario che ne dovrebbe curare il rilancio

A Campione d’Italia rien ne va plus. Ma dopo il fallimento nel luglio scorso del Casinò municipale, aspettando il commissario straordinario che ne dovrebbe curare il rilancio, l’enclave italiana del gioco d’azzardo in territorio elvetico potrebbe potrebbe riconvertirsi nella Silicon Valley europea della Blockchain. Una tecnologia che permette il trasferimento di valore tra due soggetti in modo decentralizzato, sicuro, senza necessità di un rapporto di fiducia tra le parti coinvolte, non modificabile, o la cui modifica è talmente complessa e costosa da non renderla di fatto praticabile, affermatasi con l’avvento della cryptovaluta Bitcoin, ma oggi adottata come sistema a supporto per i pagamento in diversi Stati.

“Campione, trovandosi nel mezzo di due grossi hub come Milano e la Svizzera, ha una grossa attrattiva per società che stanno nascendo e si stanno consolidando sia nel capoluogo lombardo che oltreconfine”, spiega il deputato M5S, Giovanni Currò. “La Blockchain, in effetti, ha visto protagonista la Svizzera per quanto riguarda la legislazione e la volontà di implementare soluzioni ad uso comune, traendo forza lavoro dalla vicina città di Milano dove è presente una grossa comunità di sviluppatori riconosciuta a livello mondiale”, prosegue il parlamentare Cinque Stelle. Che su questa nuova tecnologia hanno puntato forte.

“Nella Manovra abbiamo istituito un fondo da 45 milioni di euro in tre anni per finanziare la sperimentazione delle nuove tecnologie, compresa la Blockchain, mentre nel decreto Semplificazioni di recente approvazione abbiamo riconosciuto, sempre alla Blockchain, valore legale, tra i primi in assoluto nel mondo – ricorda Currò -. Siamo di fronte ad una grande opportunità di crescita e innovazione, due concetti che dovrebbero sempre camminare insieme”. Insomma, per la comunità di Campione, secondo il deputato M5S, sarebbe un’occasione da sfruttare e da non perdere assolutamente. “Travolta dalla crisi del Casinò e dell’economia italiana, può diventare la prima Blockchain Valley d’Europa – assicura Currò -. Con questo Governo la transizione è finalmente possibile”.

Ma non è tutto. “Molti leader del settore hanno già ottenuto importanti vantaggi commerciali dall’utilizzo della Blockchain: trasparenza, maggiore sicurezza, migliore tracciabilità, maggiore efficienza e velocità delle transazioni, e una riduzione generalizzata dei costi”, spiega ancora il deputato pentastellato eletto in Lombardia. “Grazie al trasferimento di imprese innovative interessate alle nuove tecnologie potremo finalmente invertire la rotta – conclude Currò – rispondendo non solo al fallimento del Casinò, e quindi di un modello di business incentrato sull’azzardo, ma anche ad una classe politica locale miope che negli anni si è seduta sugli allori mancando di sfruttare le peculiarità territoriali”. Insomma, se al Casinò rien ne va plus, a Campione la roulette potrebbe ricominciare a girare. Al tavolo della Blockchain.