Carburanti alle stelle. La benzina sfonda i 2 euro al litro in autostrada. Un pieno costa 16 euro in più rispetto allo scorso anno

Continuano ad aumentare sulla rete i prezzi dei carburanti per effetto degli interventi dei giorni scorsi effettuati dalle compagnie.

Continuano ad aumentare sulla rete i prezzi praticati di benzina e diesel per effetto degli interventi dei giorni scorsi effettuati dalle compagnie, compagnie che oggi lasciano invariati i prezzi raccomandati. Quanto alle quotazioni dei prodotti petroliferi in Mediterraneo, hanno chiuso venerdì in salita.

Venendo alla situazione nazionale più nel dettaglio, in base all’elaborazione di Quotidiano Energia dei dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi carburanti del Mise, il prezzo medio nazionale praticato della benzina in modalità self sale a 1,822 euro/litro (venerdì 1,815), con i diversi marchi compresi tra 1,812 e 1,837 euro/litro (no logo 1,799). Il prezzo medio praticato del diesel self cresce a 1,697 euro/litro (venerdì 1,689) con le compagnie posizionate tra 1,690 e 1,713 euro/litro (no logo 1,682).

Quanto al servito, per la benzina il prezzo medio praticato va a 1,953 euro/litro (venerdì 1,947) con gli impianti colorati che mostrano prezzi medi praticati tra 1,890 e 2,039 euro/litro (no logo 1,846). La media del diesel servito è a 1,832 euro/litro (venerdì 1,826) con i punti vendita delle compagnie con prezzi medi praticati compresi tra 1,771 e 1,902 euro/litro (no logo 1,729). I prezzi praticati del Gpl vanno da 0,819 a 0,836 euro/litro (no logo 0,814). Infine, il prezzo medio del metano auto risulta in saliscendi e si posiziona tra 1,799 e 1,878 (no logo 1,747), con il valore massimo in calo.

La benzina, secondo quanto emerge dal monitoraggio dell’Unione europea delle cooperative, sfonda i 2 euro al litro in autostrada e rispetto a un anno fa per il pieno si spendono in media 16 euro in più ogni volta che ci si ferma al distributore. “Una situazione che pesa su lavoratori e aziende con la spesa per il pieno – evidenzia Uecoop – che ha un impatto rilevante sui costi di produzione, sui servizi e sui trasporti visto che l’85 per cento delle merci che viaggiano su strada, alle quali si aggiungono gli spostamenti pubblici e privati degli addetti delle imprese”.

La corsa dei beni energetici, dai carburanti alle bollette con il boom dei costi per trasporti, riscaldamento, illuminazione e servizi, afferma Uecoop, “frena quasi 2 imprese su 3 (72 per cento) evidenzia l’indagine di Uecoop”. “Per questo fra le realtà che investono in soluzioni green una quota del 16 per cento ha scelto l’acquisto di auto ibride per mitigare il caro carburanti. Contro il rincaro dei carburanti – conclude Uecoop – famiglie e imprese possono seguire anche alcune regole di autodifesa, dalla caccia al prezzo migliore nei distributori vicino casa all’utilizzo del self service nelle “pompe bianche” non controllate dai grandi marchi del petrolio, dal pieno fatto prima di entrare in autostrada alla riduzione della velocità di guida fino alla regolare manutenzione dell’auto per ottimizzare l’efficienza del motore”.