Piccoli Mastrapasqua crescono

di Stefano Sansonetti

Nessuno può essere così ingenuo da farsi illusioni. Perché nel Belpaese gli esempi di manager pubblici “pluripoltronati” non si esauriscono certo ad Antonio Mastrapasqua, l’ex presidente dell’Inps che prima di abbondonare tutta una serie di scranni era diventato da questo punto di vista un’autentica “icona”. Nel corso del tempo, tanto per dirne una, è venuta emergendo un’altra figura che ha saputo contornarsi di incarichi e partecipazioni di ogni sorta. Parliamo di Carlo Fuortes, manager dal vastissimo curriculum nel settore culturale e dall’altrettanto vasto carnet di incarichi. Nella capitale, per esempio, è stato da poco nominato sovrintendente del Teatro dell’Opera. Mentre è sistemato da tempo sulle poltrone di amministratore delegato della Fondazione Musica per Roma, che gestisce l’auditorium di Renzo Piano, e di consigliere di amministrazione della Fondazione Cinema per Roma, che si occupa della kermesse cinematografica. Tutti questi enti hanno soci pubblici. Senza contare che, fino a pochissimo tempo fa, Fuortes era commissario straordinario del Teatro Petruzzelli di Bari, prima nominato dall’ex ministro Lorenzo Ornaghi, poi confermato dal successore Massimo Bray.

L’ombra del conflitto
Ebbene, proprio a partire da questi incarichi si può capire l’intreccio in mezzo al quale si trova il manager, che di fatto occupa una posizione non proprio da manuale dal punto di vista del contrasto a possibili conflitti d’interesse. Si dà infatti il caso che Fuortes sia anche presidente della Izi, società privata di consulenza e di ricerche di mercato della quale risulta detenere il 34,62% del capitale (sul punto vedi anche La Notizia del 14 e 24 agosto 2013). Ora, dal sito internet della Izi si apprende che la società vanta una miriade di clienti pubblici, a partire dalla presidenza del consiglio e da tutta una corposa serie di ministeri. Nell’elenco rientrano anche numerosissime amministrazioni locali, tra cui Regione Lazio, Provincia e Comune di Roma. Peccato che questi ultimi tre figurino come soci fondatori della Fondazione Teatro dell’Opera di Roma, della Fondazione Musica per Roma e della Fondazione Cinema per Roma. Insomma, una situazione un bel po’ sdrucciolevole che potrebbe essere sintetizzata così: Fuortes, da presidente della Izi, può vantare come clienti i soci pubblici delle fondazioni di cui è manager, nominato con il beneplacito dei medesimi soci pubblici.

Identico canovaccio
Stessa musica per quanto riguarda il periodo in cui Fuortes è stato commissario straordinario del Teatro Petruzzelli di Bari. Chiamato nel marzo 2012 dall’allora ministro dei beni culturali Ornaghi, è stato confermato da Bray fino allo scorso febbraio. Anche qui si dà il caso che tra i soci fondatori del Teatro Petruzzelli ci siano, tra gli altri, lo stesso ministero dei beni culturali e le Regione Puglia. Ministero e regione che, però, compaiono pure nella lista dei clienti della Izi. Questa situazione, che pure è andata avanti per anni, se non altro è stata interrotta quando Fuortes ha terminato il mandato da commissario straordinario.

Commesse in abbondanza
Tra l’altro la Izi, presieduta dal manager, a volte riceve commesse che fanno venire come minimo il dubbio sulla terzietà dei suoi servizi. Nell’agosto del 2013, per esempio, la società ha vinto una gara dell’Agcom per effettuare verifiche sulla qualità dei servizi erogati dalle Poste italiane, all’epoca guidate da Massimo Sarmi (al posto del quale sta per insediarsi Francesco Caio). L’incarico è stato assegnato alla Izi per 1,2 milioni di euro, tutti però sborsati dalle Poste. Per carità, si tratta di un passaggio previsto dalla legge, ma si finisce in una situazione in cui il controllato paga il controllore. C’è di più però, perché tra i clienti della Izi, sempre prendendo spunto dal sito internet, si segnalano il ministero dell’economie e tutta una serie di società da questo controllate come Rai, Anas, Rete ferroviaria italiana e Invitalia. Da qui la domanda: visto che tra i principali clienti di Izi ci sono il Tesoro e alcune società del Tesoro, saranno stati in grado i suoi valutatori di esprimere giudizi imparziali su una società come Poste, che sempre dal Tesoro è controllata?

Le partecipazioni
Tra le altre cose, dagli archivi della camera di commercio risulta che Fuortes abbia anche diverse partecipazioni azionarie. Oltre al 34,62% detenuta nella Izi, ha in mano il 25% di una società di costruzioni romana che si chiama Dante srl e il 33,33% di una società che si occupa di noleggio di imbarcazioni senza equipaggio che si chiama Magica Sail srl.

Twitter: @SSansonetti