Carta del docente ai precari: come funziona e novità in arrivo anche per i supplenti

Carta del docente presto potrebbe essere un servizio a disposizione anche degli insegnanti precari. Novità in arrivo.

Carta del docente ai precari: come funziona e novità in arrivo anche per i supplenti

Carta del docente presto potrebbe ufficialmente essere a disposizione anche degli insegnanti precari. Numerosi sono stati i ricorsi dei sindacati con la Corte di Giustizia europea che ha dato ragioni così alle richieste dei supplenti per poter accedere anche loro a questo servizio.

Carta del docente ai precari: come funziona

La Carta del docente potrebbe essere aperta anche ai precari. Fino ad oggi il Ministero dell’Istruzione mette a disposizione questo servizio solo per gli insegnanti che sono di ruolo. La carta ha degli obiettivi e finalità chiare: “acquistare fra l’altro libri, riviste, ingressi nei musei, biglietti per eventi culturali, teatro e cinema o per iscriverti a corsi di laurea e master universitari, a corsi per attività di aggiornamento, svolti da enti qualificati o accreditati presso il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca”.

Novità in arrivo anche per i supplenti

L’articolo 15 tratta il tema della carta potrebbe aver portato delle importanti novità ai supplenti. “All’articolo 1, comma 121, primo periodo, della legge 13 luglio 2015, n. 107, la cosiddetta Buona Scuola, dopo le parole: «del docente di ruolo», sono aggiunte le parole: «e del docente con contratto di supplenza annuale su posto vacante e disponibile» e, al secondo periodo, dopo le parole: «dell’importo nominale» è aggiunta la parola: «massimo»”.

Tanti sono stati i ricorsi con la la Corte di Giustizia europea che ha fato sapere di aprire il servizio anche ai precari. “Finalmente cambiano il sia il Testo Unico, sia la Buona Scuola, come chiesto da Anief, che continuerà però il contenzioso anche per tutti gli altri supplenti esclusi dalla Carta docente nonché per tutto il personale assunto in ruolo fino ad oggi nell’impianto i decreti di ricostruzione di carriera”, ha commentato il sindacato Anief guidato da Marcello Pacifico.

 

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