Case impopolari a Lecce. Graduatoria sospetta per l’assegnazione degli alloggi: “Favoriti gli elettori di centrodestra”. Tra gli indagati anche il sindaco Perrone e Adriana Poli Bortone

Finisce nel mirino l'assegnazione delle case popolari a Lecce negli anni che vanno dal 2006 al 2016

Finisce nel mirino l’assegnazione delle case popolari a Lecce negli anni che vanno dal 2006 al 2016. Il sospetto è che possano essere stati orientati i criteri di assegnazione degli alloggi da parte di alcuni esponenti politici nel centrodestra che hanno amministrato o amministrano ancora la città. Su questo la Procura di Lecce vuole fare chiarezza.

Le assegnazioni sarebbero state orientate a favore di potenziali elettori. Tra le persone indagate c’è anche il sindaco della città salentina Paolo Perrone. Ma c’è anche Adriana Poli Bortone che ha preceduto Perrone al guida del Comune. Sono in tutto 46 le persone indagate, ci sono anche due assessori comunali in carica, un parlamentare di CoR, tanti dirigenti comunali e alcuni assegnatari delle case popolari.

Dalla procura è arrivata la richiesta, sottoposta al vaglio del giudice per le indagini preliminari, di proseguire nelle indagini per ulteriori sei mesi. Gli inquirenti stanno passando al setaccio tutte le graduatorie di assegnazione delle case stilate nel corso degli anni. Ad accendere il faro le denunce arrivate da alcuni esponenti del Partito democratico e segnalazioni di alcune persone che sono rimaste fuori dalle assegnazioni. Giustamente o ingiustamente lo stabilirà la magistratura.