Parla Maurizio Costanzo: Renzi, vieni da me con Agnese a parlare della famiglia. Ma non di politica

Maurizio Costanzo è tornato. A furor di popolo. In tv e in libreria con Le mie tele-visioni (ed. Mondadori). Il suo talk show ancora oggi è il più amato dal pubblico a casa. E’ stato bello rivedere l’anchorman coi baffi seduto tra gli ospiti. Il parterre dopo il sipario. I consigli per gli acquisti. La passerella finale. La sigla di Bracardi. E’ come se il tempo non fosse mai passato.
Che effetto le ha fatto ritornare sul palcoscenico con il Costanzo Show?
Mi sono emozionato. Succede anche alla mia età. Il risultato è stato strepitoso. Al milione e mezzo di telespettatori di media – che alla domenica sera su Retequattro non sono certo pochi – va aggiunto tutto il movimento sui siti, un mondo per me tutto da scoprire.
È andato in onda in prima serata, ma le repliche in seconda sono andate molto bene. Un talk come il suo non andrebbe meglio dopo le 22,30?
La seconda serata va bene se la trasmissione è continuativa. Come lo era il Costanzo Show qualche anno fa. Quando invece le puntate sono solo quattro, il prime time va benissimo. Comunque lo show si è protratto per una buona parte della seconda serata.
Una maratona…
Già. Oltre due ore e mezza di trasmissione con 14 ospiti è molto stancante. Rispetto al vecchio Costanzo Show c’è più di un’ora da coprire.
Alla fine però la scommessa è stata vinta. E a ottobre si riparte con un altro pacchetto di 4 puntate.
Beh, devo ringraziare gli ascoltatori di Rtl che mi hanno più volte scritto di riprendere il programma e soprattutto il coraggio di Sebastiano Lombardi, giovane direttore di Retequattro, che mi ha trasmesso l’entusiasmo giusto.
Più di 30 mila ospiti, chi l’ha delusa di più?
Premesso che con tutti quegli ospiti è come se avessi avuto un’intera cittadina sul palcoscenico. È mancato solo il Papa. Forse a deludermi di più è stato Valerio Mastandrea. Seppure recentemente ho apprezzato molto il video che è stato trasmesso durante il programma di Massimo Giletti.
Due flash indimenticabili nella sua memoria…
Sono tanti. Comunque non dimenticherò mai né il bacio di Loredana Bertè con il saluto Ciao Mimì dopo aver cantato una canzone di Mia Martini e neanche gli occhi lucidi di Gorbaciov quando parlammo di sua moglie.
Che cosa guarda in tv il telespettatore Costanzo?
Il televisore per quasi tutta la giornata è sintonizzato su Skytg24, che ormai utilizzo più dell’Ansa. Preferisco guardare i programmi con le storie di cronaca. Chi l’ha visto? e Quarto grado. Mi piace Made in Sud, anche se fatico un po’ a capire il napoletano stretto…
Ma almeno il programma non è stato sottotitolato come è accaduto per Gomorra…
Che vergogna!
I talk li segue?
Santoro, Floris. Ma solo per un po’ poi cambio. Non ce la faccio a sentire parlare di politica per più di due ore e mezzo. È una tortura. Una noia. Ha fatto bene Vespa a giocare su due piani. Non seguo le fiction. Sogno sempre il varietà. Anzi ormai mi ritengo un orfano della tv dell’intrattenimento. Il preserale non lo guardo perché ho poca passione per i game-show. Non perdo mai Cronache animali nel weekend.
A chi darebbe gli oscar televisivi?
A Carlo Conti. È senza ombra di dubbio il più bravo. Ha assorbito la lezione antica modernizzandola. Molto brava è pure Eleonora Daniele. Sa muoversi bene in conduzione e sa fare le interviste. Come è brava Silvia Toffanin a Verissimo. Un premio lo darei anche a Marzullo che in Rai è l’unico che si occupa di cinema e di teatro con regolarità. È un onesto lavoratore della tv. Mi dispiace per la Ventura che è proprio sparita di scena. Non ho capito il perché. È una buona professionista.
Quali ospiti le piacerebbe avere a ottobre?
Il Papa sarebbe un sogno. Comunque anche nella prossima tornata sarà la famiglia al centro del dibattito. Anche perché non ne parla nessuno. Vorrei avere Renzi con la moglie. Per parlare del matrimonio e dei figli non di politica.
Salvini?
No. Sta già troppo in tv.
Berlusconi lo vorrebbe però…
Con lui come editore ho lavorato molto bene. Io fui tra quelli che più di tutti gli sconsigliò di entrare in politica. Se lo legò al dito. La sera stessa che vinse le elezioni mi chiamò per dirmi: “Hai visto che avevo ragione”. Comunque oggi non mi piacerebbe averlo in trasmissione. Ha perso il suo grande entusiasmo per colpa di tutto quello che è stato scritto sui giornali. è stato un duro colpo. In politica non è tutto negativo ciò che ha fatto. Allora che dovremmo dire di Monti e Letta?
Quale futuro per i giornali?
Ci si avvia verso la fine. Penso di essere tra i pochi che compra due mazzette. Per me l’informazione è toccare il giornale con le dita, ma i giovani si informano sul web. Come disse Seneca: il vento non si ferma con le mani.
Possiede 5000 coccetti di tartarughe. Anche i baffi non li taglia per superstizione?
Mi piace avere dei portafortuna. Ci sono tante persone che trasmettono negatività. E quindi mi difendo. I baffi li ho dal 1975. Avevo la barba lunga e andai dal barbiere. Fu lui a dirmi che avevo un bel paio di baffi folti e che mi stavano bene. Non li ho più tagliati, non per vanità o superstizione, ma perché mi fanno compagnia.
Stare a fianco di una perfezionista instancabile come Maria De Filippi non le mette ansia?
Assolutamente no. Mi dispiace solo il fatto che ci vediamo poco. Da anni lei è una certezza. Il suo successo è dovuto al fatto che ci pensa molto a come fare i suoi programmi. Cura ogni dettaglio. Alessandro Manzoni a chi gli chiedeva come avesse fatto a scrivere i Promessi Sposi rispondeva: ci ho pensato e poi ho cominciato a scrivere.
Come fa Maria a non stancare mai, anche dopo diversi anni? A piacere sia ai giovani sia agli over?
La sua forza sta nel possedere un’alta personalità. Ma nello stesso tempo nel sapersi sottrarre alla telecamera, senza perdere mai la certezza della guida.