Roma ritrova il suo barocco. In mostra decine di capolavori riportati dall’estero. Emanuele: l’Italia riparte investendo sulla cultura

L’Italia è un Paese in svendita. Si vende di tutto. Peggio dei vu’cumprà. Compagnie aeree, energia, hotel, design, atelier, gioielli, squadre di calcio, enogastronomia, pneumatici. E quant’altro. Valentino, Bulgari, Parmalat, Edison, Roma, Inter sono solo alcuni brand che ora parlano straniero. Ma mentre tutto ciò accade con una frequenza che sta diventando un’abitudine, ecco che siamo davanti all’eccezione che conferma la regola: la Fondazione Roma compra. Investe nella cultura. Il presidente Emmanuele Emanuele ne va fiero. Un’altra tacca è stata messa a segno. Il quadro Gli angeli segnano la fronte a coloro che devono essere illesi dai flagelli di Pietro Berrettini – detto Pietro da Cortona, uno dei protagonisti del Barocco – è stato acquistato per essere esposto nella mostra epocale che racconta il secolo del Barocco romano e l’evoluzione di un linguaggio artistico che finì per cambiare il volto della città eterna.

VISITABILE DA OGGI
Si inaugura oggi nella Capitale a Palazzo Cipolla, sede espositiva della Fondazione Roma Musei, la mostra Barocco a Roma. La meraviglia delle arti, che resterà allestita fino al 26 luglio. Vi saranno esposte 200 opere tra dipinti, disegni, medaglie, bozzetti e sculture. Molti i prestiti arrivati dai maggiori musei, tra i quali i Capitolini, Capodimonte, Palazzo Barberini, Musei Vaticani, Louvre, Ermitage di San Pietroburgo, Prado di Madrid, Staatliche Museen di Berlino. La mostra è articolata sulla base di quattro sezioni: Le radici del Barocco; L’estetica barocca sotto Urbano VIII; Teatralità e scenografia nell’arte della metà del secolo; Il paesaggio e il grande spettacolo della natura. L’Italia, ha spiegato Emanuele, “non ha più una industria, non ha più una grande agricoltura e soffre nella ricerca scientifica e, in buona sostanza, potrebbe reggersi soltanto sul grande patrimonio artistico”.

GLI ARTISTI
Pietro da Cortona non è il solo artista, le cui opere danno prestigio alla mostra. È in buona compagnia, su tutti Gian Lorenzo Bernini e Francesco Borromini. Ma il Barocco a Roma non è rappresentato soltanto dalle opere in mostra a Palazzo Cipolla, uno dei musei più belli e a portata di pubblico della Capitale, ma la formula magica della mostra è racchiusa in una mappa interattiva situata all’ingresso, che apre tutti i luoghi fisici del Barocco romano, da Palazzo Barberini a Palazzo Colonna, dalla Cappella dei Re Magi a Palazzo Doria Pamphilj, dai Musei Vaticani a Castel Sant’Angelo dove il 29 di giugno verrà messa in scena la rievocazione storica della Girandola con fuochi d’artificio come l’eruzione di un vulcano, musica e regata, splendore della festa barocca del Seicento.