La Sveglia

Cento vacche Nkore per la Meloni. Riparte il Bestiario di governo

C'è il principe dell'Uganda che offre 100 mucche per la Meloni e la Lega che si divide in correnti. Eccoci al nostro bestiario di governo.

C’è il principe dell’Uganda che offre 100 mucche per Giorgia Meloni, c’è la Lega che si divide in correnti come un PD qualsiasi e c’è la bufala delle 7 mogli e il Reddito di cittadinanza. Eccoci al nostro bestiario di governo.

CI MANCAVA L’UGANDA
Muhoozi Kainerugaba, capo dell’esercito Ugandese e figlio del Presidente ieri ha preso in mano Twitter e ha offeso 100 mucche per prendersi Giorgia Meloni: “Quante vacche dai al prossimo primo ministro italiano?”, ha scritto, aggiungendo “Io le darei immediatamente 100 Vacche Nkore”. Al di là dello schifoso sessismo della battuta Muhoozi ha deciso di coronare la sua figura barbina internazionale parlando di Annibale che avrebbe conquistato Roma (e no, non è così) e poi ha cercato di rimediare spiegando che le vacche Nkore sarebbero le più pregiate del suo Paese. lA Meloni del resto a qualche potente allupato sarà abituata, vista la sua coalizione.

BOSSI È VIVO E LOTTA INSIEME A NOI
Sembrava avesse perso il seggio invece Umberto Bossi è bello baldanzoso. All’interno della Lega di Salvini si è creato la sua corrente “Comitato Nord”. Nel Comitato “non sono coinvolti nomi che non fanno parte del partito”, spiega Bossi. Peccato che sia falso: a capo dell’organizzazione c’è l’europarlamentare Angelo Ciocca e a gestire i rapporti con i militanti c’è il deputato Paolo Grimoldi. L’aria in casa Lega è così tesa che il nemico giurato di Salvini Gianni Fava sente però puzza di complotto: “Comitato Bossi? Mossa sospetta, surreali correnti nordiste in partito Salvini. Le circostanze con le quali nasce la cosiddetta corrente bossiana all’interno delle ‘Lega Salvini Premier’ sono quantomeno sospette”, dice ai giornalisti. Un bell’ambientino, non c’è che dire.

NE ARRESTANO UNO AL GIORNO
Il sindaco di Priolo Gargallo (in provincia di Siracusa), Pippo Gianni è stato arrestato dalla polizia con l’accusa di concussione. Gianni aveva aderito ad agosto a “Lega Sicilia – Prima l’Italia”, la costola isolana del partito di Salvini. Non c’è che dire: ultimamente Salvini ha un fiuto infallibile.

DECIDE SILVIO
Se qualcuno avesse dubbi sulla natura padronale di Forza Italia può rileggersi la dichiarazione di ieri di Antonio Tajani che non è mica uno qualunque, è il coordinatore nazionale del partito: “Io ministro? Deciderà Berlusconi. Non ho smanie particolari”. Il diritto di avere un’opinione del resto da quelle parti è una smania particolare, si sa.

REDDITO PER 7 MOGLI
La destra, Salvini in testa, si scatena per un presunto marocchino che avrebbe 7 mogli e ognuna di loro prenderebbe il Reddito di cittadinanza. La rilancia Salvini (te pareva), la rilanciano tutte le gole profonde della destra. Però nessuno sa il nome di questo tizio. Anzi, nel pomeriggio di ieri viene fuori che la notizia nascerebbe da qualcuno che “l’avrebbe sentita al bar” (complimenti al giornalista!). Nessuno pone la domanda che smonta la balla: la poligamia è un reato in Italia e per avere Rdc si deve presentare stato di famiglia. Bufalari, semplicemente.

CHI VI RICORDA?
“Vogliamo avere qui, nel nostro paese, invece di ‘mamma’ e ‘papà’, ‘genitore numero 1, numero 2, numero 3’? Siamo completamente impazziti? Vogliamo davvero che le perversioni che portano al degrado e all’estinzione siano imposte nelle nostre scuole fin dalle elementari?»: chi l’ha detto? No, no, non Giorgia Meloni. L’ha detto Vladimir Putin due giorni fa al parlamento russo. Non serve nemmeno aggiungere commenti, vero?

A CHI SI RIFERIVA?
Meloni: “L’obiettivo è non disturbare chi vuole creare ricchezza” Si riferiva agli operai vero?

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