Centri antiviolenza, le destre in Lombardia bloccano altri fondi

Nel giorno dei funerali di Giulia bocciata in Lombardia la mozione del Centrosinistra per raddoppiare le risorse destinate ai Centri antiviolenza.

Centri antiviolenza, le destre in Lombardia bloccano altri fondi

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, il 25 novembre, in un report, Regione Lombardia aveva reso noto i dati del fenomeno in regione: in quattro mesi, da marzo a giugno di quest’anno, agli operatori del 112 in Lombardia sono arrivate 1.860 richieste d’aiuto per episodi di violenza di genere, una media di 15 telefonate al giorno. “Dati devastanti, che dobbiamo non dico ridurre, ma eliminare”, aveva commentato l’assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso.

Nel giorno dei funerali di Giulia bocciata in Lombardia la mozione del Centrosinistra per raddoppiare le risorse destinate ai Centri antiviolenza

Come spesso accade al Pirellone, però, alle parole non seguono i fatti. Martedì, proprio nel giorno dei funerali di Giulia Cecchettin, la ragazza ventiduenne di Padova uccisa dall’ex fidanzato, la maggioranza di centrodestra in consiglio regionale ha bocciato una mozione unitaria delle opposizioni che chiedeva di raddoppiare i fondi ai centri antiviolenza e di integrare le risorse nazionali da destinare alle donne vittime di violenza, il cosiddetto “reddito di libertà”, con un fondo da istituire in Regione.

“Come opposizione abbiamo cercato di creare una mozione, un atto politico che potesse essere condiviso, perché era importante dare un segnale ai lombardi”, commenta la consigliera del Movimento 5 Stelle, Paola Pizzighini. “Un tema, quello della violenza contro le donne”, aggiunge, “che non dovrebbe lasciare spazi vuoti tra opposizione e maggioranza. Certi temi gridano unità, ma non per questo centrodestra lombardo che usa le panchine rosse solo per una foto opportunity”. “Martedì”, continua Pizzighini, “era d’obbligo trovare convergenza tra tutte le forze politiche e l’aumento delle chiamate al numero di emergenza 1522 sono un campanello d’allarme, che doveva portarci a implementare le risorse destinate a recepire le richieste di aiuto delle donne maltrattate. Non c’è tempo da perdere bisogna iniziare subito a lavorare nelle scuole per educare i ragazzi al rispetto e diffondere iniziative volte a prevenire stereotipi di genere che si stanno pericolosamente insinuando nella nostra società formando il personale docente in modo adeguato”.

Majorino: “Molto deluso e amareggiato per la decisione della giunta Fontana”

Si dice “molto deluso e amareggiato per la decisione della giunta Fontana” il capogruppo Pd Pierfrancesco Majorino. “Stiamo parlando di un incremento di poco più di un milione di euro, pari allo 0,003%, del bilancio regionale. Non si è voluto fare nemmeno lo sforzo di raddoppiare le risorse a bilancio in favore dei centri antiviolenza”, specifica il consigliere dem. Secondo i calcoli fatti dal Pd, in Lombardia i fondi destinati destinati al contrasto della violenza di genere sono di 15,4 milioni di euro, di cui la Regione metterebbe con risorse proprie circa 1,1 milioni (al Comune di Milano, per sostenere la rete dei centri antiviolenza nel capoluogo, arrivano dalla Regione circa 350 mila euro). Nella mozione bocciata le opposizioni chiedevano anche di stanziare “un apposito finanziamento regionale volto a progetti dedicati alla formazione del personale docente sugli stereotipi di genere e sulla violenza”.