Centrodestra, Berlusconi scioglie la riserva: è Tajani il candidato premier di Forza Italia. Il presidente del Parlamento Ue: “Sono a disposizione”

Era nell’aria, alla fine è arrivata anche l’ufficialità: il candidato premier di Forza Italia è Antonio Tajani. L’annuncio di Silvio Berlusconi è arrivato durante la puntata di Matrix, su Canale5. “Sono lieto di potervi annunciare una buona notizia: l’attuale presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani, ha finalmente sciolto la riserva e ha dato la disponibilità a guidare il prossimo governo di centrodestra”, ha detto il Cav. L’indentikit era stato ampiamente disegnato nei giorni scorsi, l’ex premier però ha voluto aspettare che il presidente del Parlamento europeo accettasse ufficialmente la proposta.

A stretto giro infatti arriva anche il ringraziamento per la “stima” che Tajani affida a un tweet: “Ho dato a lui, stasera, la mia disponibilità a servire l’Italia. Ora ogni ulteriore decisione spetta ai nostri concittadini ed al Presidente della Repubblica”. Berlusconi non può negare che “è un gran peccato togliere Tajani” da Strasburgo “ma gli interessi dell’Italia sono prevalenti rispetto a quelli dell’Europa. Noi abbiamo bisogno di qualcuno che ci rappresenti”. E sull’ipotesi che Matteo Salvini, che ha spesso criticato l’esponente azzurro, possa passare la mano per la guida di Palazzo Chigi, Berlusconi non si sbilancia: “Non lo so, però il ruolo che Tajani può espletare da presidente del Consiglio è grande”. Ma se il leader del Carroccio “arriva prima e vuole farlo lui noi comunque lo accettiamo perché abbiamo un patto di coalizione”. La scelta cade su un uomo di esperienza e soprattutto apprezzato all’estero e ben voluto dalla grande famiglia del Partito Popolare Europeo (PPE).

Per Berlusconi però la campagna elettorale non è finita. “Domani voglio chiudere con 10 volte in tivvù per ricordare ai miei figli e ai miei nipoti come ci sa fare il nonno”, dice nel salotto di Porro. Il leader azzurro infatti sarà l’unico a chiudere questa maratona in televisione, con diversi interventi, ultimo quello di Porta a Porta domani sera. Quindi la battaglia contro il M5s ancora non è finita. E sulla lista dei ministri presentata oggi, riserva la non ultima stoccata: “È una cosa così perché non andranno mai al governo. Non posso dire niente perché con il mio passato da presidente del club più titolato al mondo (il Milan, ndr) di Serie C non mi interesso”.