Luigi Vitali, Ugo Grassi e Pasquale Pepe: chi sono i senatori che hanno votato per il vitalizio a Formigoni

Chi sono i senatori che hanno restituito il vitalizio a Formigoni? Due sono leghisti. Uno di questi era stato eletto con il MoVimento 5 Stelle e poi è passato al Carroccio

Luigi Vitali, Ugo Grassi e Pasquale Pepe: chi sono i senatori che hanno votato per il vitalizio a Formigoni

Con 3 voti a favore e 2 contrari (Valente – Pd e Balboni – Fdi), il Consiglio di sorveglianza del Senato ha confermato la sentenza di primo grado. E quindi il diritto a percepire la pensione da parte dei senatori che avevano una condanna superiore a due anni. Roberto Formigoni potrò quindi percepire il vitalizio. Dopo questo giudizio non ci sono altri gradi. Ma chi sono i senatori che hanno votato per il vitalizio a Formigoni?

Chi sono i senatori che hanno votato per il vitalizio a Formigoni?

Oltre a Valente e Balboni, la composizione della Commissione Contenziosa del Senato ci dice che i tre voti sono stati dati da Luigi Vitali dell’Udc, da Ugo Grassi che è iscritto alla Lega dopo essere entrato in Parlamento con il MoVimento 5 Stelle e da Pasquale Pepe, altro parlamentare leghista.

E quindi sulla firma del provvedimento non c’è alcun dubbio: Lega e Forza Italia hanno vinto in primo grado, Lega e Forza Italia nel secondo. Con il voto determinante, in entrambi i casi, dei due transfughi M5S passati con Salvini. Ovvero Alessandra Riccardi e Ugo Grassi, avvocato la prima e ordinario di diritto civile il secondo. Paradossalmente, proprio la battaglia-chiave del M5S sul reddito di cittadinanza è diventata la principale argomentazione per mettere in salvo le pensioncine dei condannati.

Intanto in una nota gli esponenti del MoVimento 5 Stelle Paola Taverna, vice presidente del Senato, Laura Bottici, questore di Palazzo Madama e Gianluca Perilli vanno all’attacco: “Il condannato per corruzione Formigoni riprende il vitalizio, e con lui gli altri ex senatori riconosciuti colpevoli di gravi reati. Dal Senato arriva un nuovo schiaffo ai cittadini italiani: la Lega e Forza Italia se ne assumono la responsabilità di fronte al Paese. Il Consiglio di Garanzia, in cui non siede il M5S dopo il tradimento di un nostro ex senatore, ha deciso di respingere il ricorso avanzato dall’amministrazione di Palazzo Madama contro la sentenza di primo grado con la quale la commissione Contenziosa aveva annullato la delibera Grasso del 2015”.

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