Chissà quando schioda Napolitano

di Francesco Carta

Da una parte ci sono i sostentiri di Giorgio Napolitano, quelli che chiedono al presidente un ulteriore sacrificio per restare ancora un po’ al Colle. E tra questi oltre al presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, che ritiene il capo dello Stato “una fonte di stabilità” per il Paese, c’è anche Marco Pannella che dai microfoni di Sky ha lanciato un appello: ”Caro Presidente so che ti chiedo qualcosa di grave, un vero sacrificio ma credo che tu debba restare e continuare il mandato fino al massimo che ti sia possibile”. Ma anche Matteo Orfini, presidente del Pd eche non ha esistato a definire Napolitano come “il miglior presidente della storia della Repubblica”. O Lapo Pistelli (Pd) che fa sapere di “aver chiesto in ginocchio di restare”. Dall’altro ci sono quelli che ringraziano Re Giorgio ma ne farebbero a meno sin da subito. Tra questi anche Alessandro Sallusti, il direttore de Il Giornale. O il Movimento 5 Stelle che al capo dello Stato ha già riservato durissime invettive. Sembrano comunque non esserci più dubbi sul fatto che Napolitano lasci presto il Colle. Al massimo nei primi giorni del 2015, nella più ritardata delle ipotesi, prima dell’inaugurazione di Expo, prevista per il mese di maggio.

TOTO COLLE
Tutti parlano di una donna per il Colle. La più gettonata sembra il ministro della Difesa, Roberta Pinotti. Ma è tornata in auge anche Emma Bonino che potrebbe avere anche il sostegno dei 5 Stelle. Poi ci sono i soliti nomi con Giuliano Amato, Walter Veltroni. Mentre scendono vertiginosamente le quotazioni del presidente Bce, Mario Draghi. E di Romano Prodi che si è detto non interessato: