Cinque Stelle col silenziatore. Di Maio diserta Politics e scatta l’ironia: da onestà a omertà

Gianluca Semprini aveva invitato in studio Luigi Di Maio: il leader dei 5 Stelle aveva accettato. Ma dopo la bufera sulla Raggi ha deciso di non andare.

Gianluca Semprini aveva immaginato un avvio con il botto per il suo Politics, il programma di Rai 3 che sostituisce Ballarò. Il giornalista aveva invitato in studio il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, per parlare della situazione del Movimento 5 Stelle nel pieno della bufera a Roma. Ma, dopo aver accettato, il membro del direttorio pentastellato ha dato forfait, senza fornire una motivazione. Anche se la ragione appare ovvia: non vuole esporsi in una fase così delicata, in cui fioccano critiche. Semprini ha comunque fatto sapere: “Non aboliamo la diretta Facebook. Doveva essere #DiMaioRisponde, diventa #DiMaioNonRisponde”. Insomma, un boomerang per il Movimento che proprio sugli hashtag ha costruito grandi campagne di comunicazione contro il Governo, e non solo.

Gli avversari hanno colto l’occasione per affondare i colpi contro il Movimetno 5 Stelle. “Caos M5S Pizzarotti chiede dimissioni direttorio. Di Maio diserta prima puntata #Politics. Raggi-Muraro sapevano e hanno mentito. Omertà, omertà”, ha ironizzato su Twitter il capogruppo dei deputati di Forza Italia, Renato Brunetta, in riferimento al grido “onestà, onestà” scandito in alcune manifestazioni dei 5 Stelle. Il renziano Michele Anzaldi è andato giù in maniera altrettanto dura: “Archiviata trasparenza, ora fuga da informazione: forfait Di Maio a Politics pagina nera. Prima rifiutavano confronti, ora anche interviste”.

Anche sui social molti utenti si sono scatenato con ironie di ogni tipo.