Clandestinità, è scontro nel Governo sulla depenalizzazione del reato. Il Nuovo Centrodestra alza le barricate: “Meglio non abrogare”. E il via libera slitta almeno di una settimana

Scintille sulla depenalizzazione del reato di immigrazione clandestina. Scontro aperto nel Governo. Il decreto che doveva avere il via libera oggi è slitatato di una settimana. Il provvedimento studiato dall’esecutivo prevede l’annullamento, dopo sette anni, del reato di clandestinità.

BARRICATE – Sul piede di guerra c’è il Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano che sta facendo di tutto per provare a bloccarlo. “La vicenda del reato di immigrazione clandestina non è materia di un singolo partito. Sono consapevole”, ha affermato Alfano, “che si sono levate voci molto autorevoli e rispettabili che affermano ragioni tecnicamente valide a sostegno di una abrogazione, ma motivi di opportunità fin troppo evidenti mi inducono a ribadire che è meglio non attuare la delega ed evitare di trasmettere all’opinione pubblica dei messaggi che sarebbero negativi per la percezione di sicurezza in un momento particolarissimo per l’Italia e l’Europa”. Non c’è solo il Nuovo Centrodestra ad alzare le barricate perché anche Lega e Forza Italia promettono un’opposizione durissima qualora il Governo si orienti verso la depenalizzazione del reato. Attacca il presidente della Lombardia, Roberto Maroni, che scrive su Twitter: “Renzi cancella per decreto il reato di immigrazione clandestina: prepariamoci all’invasione, cosedamatti”.