Cocaina dalla Colombia con pesce e frutta. Così narcos e ‘ndrangheta facevano arrivare la droga in Italia: arresti e perquisizioni in tutta Italia. Coinvolte pure forze dell’ordine e società di vigilanza nell’aeroporto

Cocaina dalla Colombia con pesce e frutta.Così narcos e 'ndrangheta facevano arrivare la droga: arresti e perquisizioni da Reggio Calabria a Milano.

Una maxi operazione che, ancora una volta, rivela i profondi legami tra ‘ndrangheta e narcos colombiani. Una vera e propria organizzazione, contigua appunto alla ‘ndrangheta, scoperta dalla Polizia di Reggio Calabria. Il cartello, infatti, gestiva un grosso traffico di cocaina dal Sudamerica all’Italia. Tra gli arrestati dell’operazione “Buena Ventura” anche elementi vicini alla cosca Morabito-Palamara-Bruzzaniti. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, ha portato a 18 arresti (14 in carcere, 4 ai domiciliari) e perquisizioni anche nelle province di Reggio Calabria, Milano, Napoli, Bologna e Pescara.

Le persone coinvolte sono indagate per associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di droga. L’inchiesta ha di fatto messo in luce un gruppo criminale, contiguo alle ‘ndrine del mandamento jonico reggino, che operava tra Italia, Colombia, Perù, Repubblica Domenicana e Spagna, importando grossi quantitativi di droga dal Sudamerica. Alcuni soggetti, come detto, sono ritenuti vicini alle famiglie Morabito-Palamara-Bruzzaniti, capi di una potente ‘ndrina operante in alcuni centri del mandamento jonico reggino (nelle città di Bova Marina, Bianco, Africo, Platì).

Secondo gli investigatori reggini, il cartello calabrese aveva assunto concrete e avanzate iniziative per la pianificazione e la realizzazione di compravendita di droga lungo l’asse Reggio Calabria – Bogotà, da far arrivare verosimilmente al porto di Gioia Tauro, attraverso apposite società operanti nel settore della importazione di prodotti ortofrutticoli, ovvero per via aerea mediante corrieri adibiti al trasporto della droga in valigie fino ad uno scalo aereo del Centro-Nord Italia, con la complicità di un appartenente alle forze dell’ordine e a società di vigilanza privata nell’aeroporto.

L’export – I sequestri di sostanza stupefacente sono stati effettuati nel corso di specifiche operazioni antidroga condotte in provincia di Reggio Calabria e presso l’aeroporto Barajas di Madrid da parte delle rispettive forze di polizia (Polizia di Stato Italiana e Cuerpo National de Polizia – Comisaria General de Policia Judicial – U.D.Y.C.O. Central). Le indagini hanno permesso di sventare l’importazione di oltre 35 chili di cocaina, organizzata fra la Colombia e la Calabria. La droga sarebbe giunta in Italia nascosta in un container di frutta o pesce surgelato. Per questo fine, alcuni trafficanti calabresi avevano allestito nella Locride un esercizio commerciale per la rivendita di pesci surgelati provenienti dal Sudamericano. Quattro indagini della Polizia di Stato che segnano la lotta al narcotraffico della ‘ndrangheta e alle sue proiezioni internazionali. L’odierna operazione – Buena ventura – dimostra la forza e la capacità dei cartelli calabresi nello stringere accordi con i narcos colombiani al fine di importare dal Paese sudamericano in Calabria ingenti partite di cocaina destinata alle piazze di spaccio di diverse province italiane e in Europa. L’indagine della Direzione distrettuale antimafia e della polizia di Stato di Reggio Calabria conferma il ruolo autoritario e di leadership delle famiglie della ‘ndrangheta nella gestione del traffico internazionale di sostanze stupefacenti.