Codice degli appalti, è scontro tra Lega e Busia

"Busia prima di sparare a zero sui sindaci e sul Codice Salvini dovrebbe ragionare su quale sia il futuro che vuole per l'Italia".

Codice degli appalti, è scontro tra Lega e Busia

Alla Lega, come era prevedibile, non sono andate affatto giù le parole pronunciate ieri dal capo dell’Anac, Giovanni Busia, commentando, ma soprattutto criticando, i contenuti del nuovo Codice degli appalti, fortemente voluto dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini.

Al Carroccio non è andato il giudizio del capo dell’anticorruzione Busia sul nuovo Codice degli appalti voluto da Salvini

A tirare in ballo il capo dell’anticorruzione, che ieri aveva espresso forti dubbi sul nuovo Codice degli appalti, è stato il responsabile Enti Locali della Lega, Stefano Locatelli, secondo il quale le dichiarazioni di Busia sarebbero “gravi, inqualificabili e disinformate”.

“La Lega ha piena fiducia negli amministratori locali, a differenza del presidente di Anac che li considera evidentemente corrotti e corruttibili” hanno poi dichiarato anche i deputati della Lega in commissione Ambiente, Gianpiero Zinzi, Alessandro Benvenuto, Gianangelo Bof, Elisa Montemagni e Graziano Pizzimenti.

“Busia prima di sparare a zero sui sindaci e sul Codice Salvini dovrebbe ragionare su quale sia il futuro che vuole per l’Italia”

“Busia prima di sparare a zero sui sindaci e sul Codice Salvini – hanno aggiunto i parlamentari del Carroccio – dovrebbe ragionare su quale sia il futuro che vuole per l’Italia. Noi vogliamo efficienza e sburocratizzazione per un Paese veloce, non ci sono dubbi”.

“Verso i sindaci Anac nutre solo ammirazione. I sindaci oggi sono degli eroi”

“Amministratori corrotti? No, nel modo più assoluto. I sindaci, soprattutto nei piccoli comuni, oggi sono degli eroi. Svolgono una funzione essenziale, importantissima, pagati pochissimo e si assumono grandi responsabilità” ha replicato presidente di Anac Busia intervenendo alla trasmissione L’Aria che tira.

“Verso i sindaci Anac nutre solo ammirazione – ha aggiunto il numero uno dell’Anticorruzione -, come pure verso i funzionari pubblici. Sono persone nella stragrande maggioranza che servono l’istituzione e lavorano per fare bene. La fiducia che Anac dà ai sindaci è piena. Non solo. Anac si affianca alle amministrazioni che stipulano con noi un protocollo d’intesa, e le aiutiamo controllando gli atti prima e durante la gara, per ridurre il contenzioso”.

Busia è tornato anche di rischio di infiltrazioni della criminalità negli appalti: “Purtroppo ci sono settori in cui criminalità è presente. Dovendo spendere grandi risorse in tempi stretti, i rischi sono alti”. “Controllabilità e trasparenza – ha detto il Presidente di Anac – si possono conciliare con la rapidità del fare, attraverso il digitale. Non si perde tempo. La gara in sé non è il grosso del tempo che si spende. Se non si fa neanche un avviso le imprese migliori sono penalizzate. E se si scelgono imprese incapaci, sono queste a provocare ritardi”.

M5S: “L’attacco sguaiato della Lega al presidente dell’Anac è inaccettabile”

“L’attacco sguaiato della Lega al presidente dell’Anac Giuseppe Busia è inaccettabile. È un’aggressione inconcepibile nel merito e del tutto sgrammaticata dal punto di vista istituzionale” affermano le capogruppo M5S nelle commissioni Giustizia della Camera e del Senato, Valentina D’Orso e Ada Lopreiato.

“Il ruolo di Busia – aggiungono le due esponenti del M5S -, il lavoro dell’Autorità che guida e la sua esperienza impongono di ascoltare con serietà gli allarmi che lancia in queste ore rispetto al nuovo Codice degli appalti: la corruzione è un mostro che minaccia ogni ambito e ogni luogo del nostro Paese, sottovalutare o ignorare volutamente questo pericolo significa assumersi una grave responsabilità verso il nostro Paese”.

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