Colletti bianchi e mafia, si è abbassata la guardia

Parte della politica e dei media ha derubricato il problema mafia. Eclatante il caso di Messina Denaro di cui si è detto tanto sulle amanti e poco sui protettori.

Colletti bianchi e mafia, si è abbassata la guardia

Arrestato Matteo Messina Denaro i riflettori sull’ex boss di Cosa nostra e sulle coperture che ne hanno permesso una lunghissima latitanza si sono spenti. Nei giornali si son ripetuti ossessivi i contenuti melodrammatici del suo stato di salute, delle sue relazioni amorose vere e presunte e del riavvicinamento con la figlia. Dopo trent’anni dalla morte di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino in Italia si è ancora convinti che le mafie siano un genere letterario di boss, lupare e nessun colletto bianco.

La procura di Palermo guidata da Maurizio De Lucia sta ricostruendo la rete di protezione. Le prime sentenze sono state per Andrea Bonafede, l’uomo che aveva prestato la sua identità al boss, e Andrea Bonafede Junior, il geometra che ritirava le ricette dal medico Alfonso Tamburello. Il 13 marzo è stato condannato a 9 anni e due mesi Giovanni Luppino, l’uomo che faceva da autista a Messina Denaro il giorno della sua cattura. Il 60enne è stato condannato solo per favoreggiamento aggravato e procurata inosservanza di pena, visto che la giudice Cristina Lo Bue non ha riconosciuto l’associazione mafiosa perché non sufficientemente provata.

Il nodo sono soprattutto le coperture ben più alte delle persone condannate e arrestate

I figli dell’autista, che avevano in custodia l’Alfa Romeo Giulietta del boss e gli facevano anche da scorta – il 29 dicembre del 2022 viaggiavano su un furgone dietro di lui mentre passava sotto casa della figlia Lorenza e delle sorelle – erano stati battezzati da Laura Bonafede, considerata per anni l’amante del boss. Ma il nodo sono soprattutto le coperture ben più alte delle persone condannate e arrestate. “C’è poi da chiarire il capitolo delle coperture extra mafiose: non credo alle coperture solo da parte dei familiari e di qualche compaesano. Dobbiamo capire se ci possano essere state coperture istituzionali. Del resto anche per Provenzano solo dopo svariati anni si è potuto accertare che ha potuto contare su coperture di altro tipo“, aveva detto il magistrato Nino Di Matteo dopo la cattura del boss.

Dopo l’arresto di Messina Denaro è mancata la domanda principale: quali sono state le coperture istituzionali del boss?

Per mesi abbiamo letto cosa mangiava Messina Denaro, come si vestiva, come corteggiava le sue donne, quali film preferiva ma è mancata la domanda principale: quali sono state le coperture istituzionali del boss? O meglio: davvero c’è qualcuno disposto a credere che l’uomo più ricercato d’Italia abbia potuto sparire per decenni grazie a un architetto, un tecnico di radiologia, qualche medico e una manciata di amici di infanzia?