Padre Gratien Alabi, noto a tutti come Padre Graziano, è stato condannato a 27 anni di carcere per l’omicidio di Guerrina Piscaglia, avvenuto nel maggio 2014. La Corte d’assise di Arezzo ha ritenuto il frate di origine congolese, arrestato nell’aprile del 2015, colpevole del delitto.
La donna, che aveva 50 anni e che proprio oggi ne avrebbe compiuti 52, è scomparsa il Primo Maggio: da allora non è stato ritrovato nemmeno il suo corpo nonostante le ricerche. È stata vista l’ultima volta Ca’Raffaello di Badia Tedalda, un piccolo paese appenninico in provincia di Arezzo: era diretta in parrocchia. Tra Padre Graziano e Guerrina Piscaglia c’era un’amicizia molto intensa, sfociata – secondo il pubblico ministero – nell’innamoramento di lei nei suo confronti. I giudici hanno ritenuto validi gli oltre 4mila messaggi scambiati tra i due. Secondo l’accusa l’uomo, l’1 maggio 2014, avrebbe perso il controllo dopo una scenata della donna con cui il rapporto era diventato morboso.
Il frate era in aula al momento della lettura della sentenza: quando il giudice ha letto della condanna, è rimasto impietrito. Nel corso del processo si è sempre dichiarato innocente. “Ora ci dica dove ha messo il corpo”, ha detto il marito della vittima, Mirko Alessandrini. “Mia moglie non c’è più, ma ha avuto giustizia nel suo compleanno. Lui ha tradito la fiducia di tutti noi, lo avevamo accolto come un amico”, ha aggiunto.