Comandano i mercati

di Gaetano Pedullà

Alzi la mano chi non sapeva che il regista dei governi Monti e Letta è stato Napolitano. Questo giornale l’ha scritto cento volte, argomentando fatti e circostanze. La notizia d’altronde era talmente segreta che ci hanno scritto persino libri, senza contare una vastissima antologia su internet. Napolitano preparò l’uscita di scena di Berlusconi esattamente come i poteri finanziari europei e americani usarono l’artificio dello spread per derubarci e poi costringerci a farci governare da leader senza consenso, il cui unico obbligo era quello di saldare i conti con i mercati a costo di imporre dolorose politiche di austerity. Ieri però abbiamo assistito a una novità. La vicenda che i grandi giornali si erano sempre rifiutati di approfondire, anche per sfuggire all’imbarazzo di aver appoggiato acriticamente Monti e Letta, è diventata l’apertura del Corriere della Sera e poi a cascata di tutti i maggiori quotidiani online. Che vuol dire? Che i direttori in prima fila adoranti anche all’ultima cerimonia degli auguri al Quirinale hanno iniziato a fare giornalismo? Macché! Vuol dire invece che i poteri forti (cioè gli editori dei grandi giornali) hanno fatto la loro scelta: addio a Letta e avanti con Renzi. Beh, direte voi: Napolitano che c’entra? C’entra, eccome, perché senza dare il benservito al vecchio re sul Colle non c’è modo di staccare la spina al suo protetto, quel premier che non a caso anche ieri sembrava più l’avvocato del Presidente della Repubblica che il Presidente del Consiglio. Lo scontro dunque è esploso ai massimi livelli, tanto da costringere il Capo dello Stato a convocare inaspettatamente Letta e Renzi per definire una exit strategy. Napolitano sa bene che Grillo e Forza Italia hanno scarse possibilità di far passare l’impeachment, ma la credibilità del Quirinale ora è macchiata. Una soluzione resta quella di confondere le acque spingendo Renzi ad accettare un ticket con Letta. Una iattura per il segretario Pd, che però adesso è spinto da tutti. E resistere alle sirene di Palazzo Chigi non è facile.