La Sveglia

Come s’offrono Boschi e Casini. Riecco il Bestiario di Governo

C'è la Meloni che da giorni ripete le solite cose, sempre e solo quelle, che contano come promesse. Eccoci al bestiario di governo di oggi.

C’è la Meloni che da giorni ripete le solite cose, sempre e solo quelle, che contano come promesse. C’è Berlusconi che si immola (un’altra volta) per il bene del Paese facendosi ministro e ci sono quelli che s’offrono, con l’apostrofo, come sempre. Eccoci al quotidiano bestiario di governo.

QUALCUNO AVVISI GIORGIA
Giorgia Meloni, la presidente del Consiglio in pectore del prossimo governo, da giorni continua a ripetere che il suo sarà un “governo forte”, “un governo competente”, “un governo all’altezza”. Ieri su Twitter ha pubblicato una foto di lei tutta abbarbicata a una bandiera italiana con il sorriso da televenditrice scrivendo: “Siamo consapevoli del risultato che abbiamo ottenuto e sentiamo la responsabilità di dover affrontare un’importante sfida nella condizione più difficile nella quale l’Italia potesse trovarsi. Pronti a riscrivere le sorti della Nazione con un Governo forte, unito e autorevole”. Qualcuno le dica che la campagna elettorale è finita, non deve promettere niente. La vera sorpresa sarebbe una prossima presidente del Consiglio che dice “scusatemi, mi è venuto fuori un governo che fa schifo”.

LA BUSTA UNO, LA DUE O LA TRE?
“Stiamo lavorando per Roberto Calderoli al Senato”. Così Riccardo Molinari, presidente del gruppo della Lega alla Camera dei deputati. Pochi metri più in là Fratelli d’Italia spiega: “Per la partita di Palazzo Madama il nome resta quello di Ignazio La Russa. Si tratta di una candidatura che oggi si è rafforzata”. Lorenzo Cesa, Forza Italia: “Si arriverà ad un nome condiviso per la presidenza di Camera e Senato”. Compatti, mi raccomando.

BASILICATA CAPUT MUNDI
Voci poi smentite sullo scandalo in Basilicata. Il sottosegretario Moles (FI), Pittella (Azione) e il deputato Casino (FI) non sono indagati, come ipotizzato in giornata. La Regione resta però un laboratorio politico.

GIORGETTI, PENSA NOI…
Giancarlo Giorgetti risponde a chi gli chiede se farà il ministro dell’Economia: “Mi sentivo più giovane quando sono entrato la prima volta. Ho tutti i dolori articolari”. Pensa come stiamo noi qui fuori, Giorgetti…

IL NODO RONZULLI
Lo so, sembra incredibile ma siamo messi così. Centrodestra, sale la tensione. Berlusconi alla Meloni: “Se non ci vieni incontro su Ronzulli chiediamo anche Mef e Mise.” Il Cavaliere pronto a sacrificare Antonio Tajani, diventando lui ministro degli esteri, pur di nominare Ronzulli alla salute. Che poi Berlusconi ministro immaginiamo che per lui sia un sacrificio enorme. Sì, come no.

AMOROSI SENSI
Maria Elena Boschi: “Noi del Terzo Polo siamo alternativi alla destra. Faremo opposizione seria, senza evocare guerre civili come il M5S. Ma non faremo sconti al Governo. Li incalzeremo sulle priorità del Paese a cominciare dal caro bollette”. Pierferdinando Casini: “L’atteggiamento di quello che sarà il presidente del Consiglio incaricato mi sembra improntato alla responsabilità e alla consapevolezza che le difficoltà sono tante. L’atteggiamento mi sembra sia responsabile e giusto”. A proposito, complimenti a Letta per avere riportato Casini in Parlamento.

LO SA SOLO DIO
“Io ministro? Per fare il ministro ti devi affidare alla Provvidenza, io mi sono sempre affidato alla provvidenza che conosce bene i disegni. Certo la devi anche aiutare con l’impegno, la dedizione, la fiducia nelle istituzioni”. Così prima di accreditarsi in Senato il sottosegretario alla Giustizia uscente, Francesco Paolo Sisto che con FI passa dalla Camera al Senato, tra i nomi per il ministero della Giustizia. Siamo messi bene, affidati alla Provvidenza.

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