Complotto anti Cav, i giudici vogliono vederci chiaro

La procura di Roma ha avviato un’inchiesta a seguito delle dichiarazioni contenute in un libro dell’ex segretario del Tesoro degli Stati Uniti, Timothy Geithner, in merito a retroscena sulle dimissioni di Silvio Berlusconi nel 2011. In particolare Geithner ha raccontato che nel corso della riunione del G-20 del 2011 alcuni “funzionari europei” chiesero agli Usa di aderire a un “complotto” per far cadere Berlusconi dalla presidenza del Consiglio dei ministri in Italia. Il fascicolo, che non contiene ipotesi di reato né nomi di persone indagate, ha preso le mosse dalle denunce presentate nei giorni scorsi dalla deputata Michaela Biancofiore(Forza Italia) e dall’associazione Tribunale Dreyfus.

Nella denuncia della parlamentare azzurra, come da lei stessa reso noto, si sottolinea che le parole del segretario del Tesoro Usa evidenziano profili di rilievo penale contro “l’indipendenza dello Stato”, “l’usurpazione di potere politico” e “l’attentato contro gli organi costituzionali dello Stato italiano”. Per questo motivo Biancofiore chiede agli inquirenti che vengano identificati i funzionari europei ai quali fa riferimento Geithner nel suo libro.

Analogamente l’associazione Tribunale Dreyfus ipotizza i reati di attentati contro i diritti politici del cittadino e di violazione della norma che punisce le associazioni segrete (legge Anselmi). In particolare, i firmatari della denuncia, l’avvocato Walter Biscotti e il giornalista Arturo Diaconale, affermano che è “assolutamente necessario l’individuazione degli ‘European Officials’, così come denominati dall’autore del libro”, e ritenuti autori delle pressioni, nel 2011, per costringere l’allora premier italiano a lasciare.

Commenta la deputata azzurra Daniela Santanchè: “Mi auguro che adesso i giudici vadano avanti nell’indagine e abbiano il coraggio, se serve, di varcare anche il portone del Quirinale”.