Dalla Sicilia alla Calabria, avendo ripreso vigore le partenze di quanti cercano di fuggire dall’inferno africano per cercare una seconda possibilità in Europa, è allarme migranti. Ma soprattutto c’è allarme per gli stranieri che approdano in Italia, con sbarchi autonomi e incontrollabili, e sono positivi al Covid. Mentre si accendono proteste popolari e le destre, sovranisti in testa, cercano per l’ennesima volta di guadagnare consensi urlando all’invasione e questa volta pure al rischio virus, spesso gli stessi che volevano riaprire tutto quando le terapie intensive stavano esplodendo, il governo sta continuando a gestire gli sbarchi in sicurezza, sta predisponendo una nave dove mettere i contagiati in quarantena e continua a coinvolgere gli altri Paesi europei e quelli africani per la lotta ai mercanti di uomini.
PIAZZE SCATENATE. Alta la tensione ad Amantea, attorno alla struttura nella quale si trovano i 24 Migranti, 13 dei quali positivi al coronavirus, sbarcati in Calabria sabato sera e trasferiti da Roccella Ionica. Un centro finito sorvegliato 24 ore su 24 dai militari dell’operazione strade sicure di stanza a Cosenza, dopo che i cittadini erano arrivati a bloccare la statale 18 per protestare contro il trasferimento dei migranti positivi, lamentando disdette di prenotazioni negli alberghi e negozi deserti. Un fuoco alimentato dalle stesse dichiarazioni della governatrice azzurra Jole Santelli.
“Roccella Ionica e Amantea – ha affermato la presidente della Regione – vivono di turismo. Mi aspetto che vengano trasferiti al più presto sulla nave anche i 60 migranti arrivati ieri. Non si tratta più di una questione di immigrazione, se scendiamo nella demagogia di parlare di una questione di immigrazione sbagliamo. Si tratta di una questione di salute”. E non poteva mancare il solito Matteo Salvini. “In tutto il Sud sbarchi, sbarchi e sbarchi. So che se si vuole gli sbarchi si fermano, si respingono, si azzerano. Evidentemente Conte ha promesso di beccarsi tutti gli immigrati che sbarcano in Italia in cambio di aiuti europei”, ha dichiarato il leader della Lega.
Difficile anche la situazione a Lampedusa, dove in 24 ore sono arrivati 200 extracomunitari su diversi barconi. “Il governo nazionale spieghi quale strategia intende adottare per garantire la sicurezza dei siciliani” e deliberi subito “lo stato di emergenza per Lampedusa, come chiesto da Comune e Regione”, urla anche qui il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci. Il Governo però, a differenza di quanto sostengono le destre e in generale chi è in campagna elettorale permanente, come fatto da quando è iniziata la pandemia e anche prima, si sta occupando sia di assicurare i soccorsi in mare che la sicurezza a terra.
In una videoconferenza da Trieste, promossa e organizzata dal ministro dell’interno, Luciana Lamorgese si è confrontata con i commissari europei Ylva Johansson e Olivér Várhelyi, i ministri dell’interno di Germania, Francia, Spagna e Malta e gli omologhi di Libia, Tunisia, Algeria, Marocco e Mauritania. “È stato un confronto proficuo – ha assicurato il ministro dell’interno – che ci permette di rafforzare l’impegno reciproco nel prevenire e combattere il traffico dei migranti”. La Lamorgese si sta poi occupando di procurare una nave dove far fare la quarantena ai migranti. “Il protocollo anti covid – ha precisato il ministro – lo stiamo applicando da quando ancora non se ne parlava in Italia”.
Il Viminale ha fatto sapere oggi che è stato pubblicato un nuovo bando per il noleggio di navi da adibire a strutture provvisorie per l’assistenza e la sorveglianza sanitaria di migranti soccorsi in mare o giunti sul territorio nazionale a seguito di sbarchi autonomi. “Questa procedura di urgenza – spiegato dallo stesso ministero -, che prevede la presentazione delle offerte entro le ore 24 del 16 luglio 2020, si è resa necessaria dopo che la precedente gara era andata deserta”. E in tal senso la Lamorgese ha assicurato che c’è “la massima attenzione per la tutela della sicurezza sanitaria dei cittadini in particolare in quelle regioni, come la Sicilia e la Calabria, che in questo momento sono più esposte agli sbarchi autonomi dei migranti”. E’ stata inoltre rafforzata la sorveglianza delle strutture di accoglienza locali, “prevedendo, ove necessario, il trasferimento dei migranti sottoposti a quarantena in ospedali militari in collaborazione con il ministero della Difesa”.