Consulta della discordia

Dalla Redazione

Passo indietro di Antonio Catricalà per la Consulta. Forza Italia si era spaccata sul voto al candidato ufficiale di Silvio Berlusconi per la Corte Costituzionale già da ieri quando il quorum non era stato raggiunto e tutto era stato rinviato al decimo scrutinio fissato per lunedì pomeriggio. “Ringrazio i Parlamentari che mi hanno votato ma chiedo loro di non sostenere ulteriormente la mia candidatura”, annuncia Catricalà, “Non vorrei mettere a rischio la mia immagine professionale e spero che il Parlamento possa più facilmente superare le contrapposizioni che hanno finora ostacolato l’elezione dei due Giudici costituzionali”.

Nemmeno alla nona volta le Camere riunite in seduta comune riunite in seduta hanno trovato la quadra per eleggere i due giudici alla Corte Costituzionale. I due candidati, sui quali si era trovata l’intesa della classe politica sembravano proprio Luciano Violante e Antonio Catricalà che però non hanno raggiunto, per la terza volta di seguito, il quorum previsto dei 3/5 dei componenti, cioè 570 voti. I franchi tiratori di Forza Italia hanno fatto saltare i piani.